Possession - L'appartamento del diavolo, la recensione del film

La pellicola dello spagnolo Albert Pintò è paura allo stato puro. Nei cinema italiani dal prossimo 28 luglio con Lucky Red
Possession - L'appartamento del diavolo, la recensione del film
Simone Zizzari
2 min

ROMA - Arriva nelle sale italiane il prossimo 28 luglio con Lucky Red la pellicola Possession - L’appartamento del diavolo, ultimo lungometraggio del regista spagnolo Albert Pintó, ispirato  una storia vera. Una storia agghiacciante e terrificante che ruota intorno alla famiglia Olmedo. Siamo nel 1976 a Madrid. Poco dopo la morte del generalissimo Franco, Manolo (Iván Marcos), Candela (Bea Segura), insieme ai figli e al nonno malato si trasferiscono in un nuovo appartamento con la speranza di rimettere in sesto le loro esistenze. Le cose sembrano andare per il meglio e questa casa al civico 32 di Malasaña sembra un vero gioiello. Il momento magico però dura poco perché Rafael, il più piccolo della famiglia, scompare misteriosamente e la famiglia Olmedo si rende conto di non essere l’unica ad abitare quell’appartamento.

Possession – L’appartamento del diavolo è apparentemente una tipica storia di case infestate e presenze demoniache ma in realtà è ben altro. Perché stavolta di tratta di una storia vera e il meccanismo con il quale è costruita la pellicola fa (splendidamente) leva proprio su questo. A far paura è l’idea che tutto ciò che vediamo sia accaduto per davvero e si sia trasformato in un caso di cronaca nera avvenuta a Madrid più di mezzo secolo fa. L’appartamento rappresentato nel film è stato definito dalla stampa come un luogo maledetto e demoniaco all’interno del quale tra gli anni ’40 e ’60 una decina di persone trovò la morte.

Il film è tecnicamente ineccepibile e mantiene la tensione altissima per tutti e i 105 minuti. Non è il solito film cotto e mangiato sulle possessioni demoniache ma è un gioiello  che non risparmia momenti di autentica genialità, accompagnati da citazioni piuttosto evidenti. Un film da non perdere, soprattutto per gli amanti del genere.

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