Bullet Train: Brad Pitt alla guida del treno più pazzo del mondo

Il film, diretto da David Leitch, arriva al cinema il 5 agosto e vede schierato un cast di serie A, guidato dalla star hollywoodiana premio Oscar.
Bullet Train: Brad Pitt alla guida del treno più pazzo del mondo
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Per Brad Pitt e David Leitch Bullet Train è un cerchio che si chiude. Forse non tutti sanno che Brad Pitt e David Leitch si conoscono dagli anni di Fight Club. Se per Pitt infatti non c'è bisogno di presentazioni, si deve dire di Leitch che, prima di passare alla regia e esordire con Atomica Bionda, ha avuto una lunghissima carriera come stuntman, a partire da capolavori del cinema come Fight Club, appunto. E nel corso della sua carriera da incassatore e tiratore di pugni ha incrociato diverse volte il percorso da star di Brad Pitt.

“David è mio amico, ci siamo incontrati sul set di Fight Club e abbiamo lavorato spesso insieme, anche con Troy, e altri film. All'epoca faceva gli stunt, ora era a capo del progetto e questo è stato uno dei motivi per cui ho accettato, perché era la chiusura di un cerchio. Poi sono arrivati nel cast tutti gli altri, ed è stato bellissimo, anche perché non ci sono protagonisti o spalle. Ogni personaggio ha la sua storia e tutte queste storie si incrociano su questo treno. È stato bello”. Queste infatti sono le parole di Brad Pitt in occasione della conferenza stampa europea di Bullet Train, che si è svolta in diretta da Parigi domenica 17 luglio.

Bullet Train è una commedia, di base, che si sposa alla perfezione con altri generi, un po' come accadeva con Deadpool 2, che per il regista è stata una palestra. "Lì ho lavorato con Ryan che è una persona molto divertente ed è il maestro dell'improvvisazione. Ho portato su questo set tutto quello che ho imparato lì, perché la cosa che più mi piace è contaminare la commedia, che è il mio genere preferito. E in Bullet Train attraverso l'azione, ma anche la violenza e l'umorismo nero si affrontano temi diversi. Come la fratellanza, il destino, la redenzione, o anche solo il connettersi con persone così diverse da noi. E solo la commedia mi consente di parlare di questi argomenti anche alti, dentro a un pacchetto super commerciale."

 


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