Jennifer Aniston e Adam Sandler: "Ridiamo dignità alla commedia. Sport al cinema? Ci sono film meravigliosi"

Abbiamo incontrato a Parigi la coppia protagonista del secondo capitolo della saga Murder Mistery, disponibile su Netflix a partire dal prossimo 31 marzo. Dalla notte degli Oscar al probema dell'età (che si sta risolvendo) fino all'importanza del racconto sportivo per la crescita del pubblico: tantissimi i temi trattati. Ecco cosa ci hanno raccontato
Simone Zizzari
9 min

PARIGI - E’ impressionante quanto il fascino di Jennifer Aniston riesca ad illuminare tutto quello che la circonda. Lei, la star per eccellenza, la Rachel di Friends, la Alex di The Mouring Show più tante, tantissime altre cose, è a Parigi per presentare il secondo capitolo dell’action ad alto tasso di risate Murder Mistery, il film targato Netflix che sarà disponibile sulla piattaforma dal prossimo 31 marzo. La incontriamo - lei elegantissima - insieme all’altro protagonista Adam Sandler - in tenuta balneare con camicia hawaiana d’ordinanza - in una stanza del lussuoso hotel Le Bristol in centro a Parigi, in zona Opera. “Il nostro rapporto con l’Italia è meraviglioso, abbiamo dei ricordi straordinari dell’esperienza vissuta sul Lago di Como e a Santa Margherita Ligure (location scelte per il primo capitolo della saga nel 2019, ndr)”, raccontano i due attori. Jennifer Aniston però ha un problema non da poco: “Avrei voluto conoscere tanti altri posti del vostro paese ma purtroppo io non posso viaggiare perché ho la fobia degli aerei e quindi non riesco volare. Pensa che alcune volte sono ricorsa ad un ipnotizzatore per riuscire a salire su un aereo. Vorrei risolvere questo problema perché ci sono tanti posti meravigliosi al mondo da visitare”.

Jennifer Aniston e Adam Sandler, la preparazione fisica in vista del film

Per tornare a vestire i panni di Audrey e Nick Spitz i due attori hanno dovuto faticare parecchio: “Stavolta l’asticella si è alzata e ci sono molte più scene action (tra le quali una, impressionante, in cima alla Torre Eiffel con la Aniston appesa ad un filo mentre ciondola nel vuoto, ndr.). Quando ti ritrovi a dover girare scene così adrenaliniche è sempre necessaria una grande preparazione atletica”.

Jennifer Aniston e il richiamo a "Everything, everywhere, all at once"

I due attori non risentono più di tanto del jet lag, soprattutto la Aniston che è sempre piena di energia con quel sorriso ipnotico. “Può essere che alla fine crollerò sul red carpet, chi lo sa”, ha detto. E di energia ce ne vuole tanta per raccontare Murder Mistery 2, un mix di thriller, romanticismo, commedia, azione e sparatorie. Un frullato di adrenalina che Sandler e la Aniston sintetizzano ironicamente così: “E’ un po’ tutto ovunque e contemporaneamente, ma è una coincidenza”, il riferimento è al film sette volte vincitore degli Oscar Everything everywhere all at once.

Murder Mistery 2 e la scena del ballo: "E' stata un'odissea!"

C’è anche tanto Bollywood in questo film, grazie ad una scena di un matrimonio indiano molto coinvolgente: “E’ stato uno dei momenti più duri delle riprese. C’era una coreografia molto complessa da seguire con tante persone coinvolte. Ci sono voluti cinque giorni di riprese e a complicare il tutto ci ha pensato il mio abito di scena che pesava sette chili!”, ha raccontato la Aniston, decisamente più loquace del collega.

Jennifer Aniston: "Ecco quando ho capito di avere un talento comico"

Il talento comico della Aniston ha origini lontane, risalenti alla sua adolescenza: “Ero ancora una ragazzina, frequentavo la terza elementare. Ricordo che non mi interessavano affatto le lezioni ma passavo il tempo a preparare spettacolini che mettevamo su con i miei amici dell’epoca. Eravamo un gruppo divertente e tutti ridevano tantissimo. Il problema era che poi gli altri andavano anche bene a scuola, io invece no. Ma alla fine ho pensato che quello potesse essere un sacrificio necessario per la commedia", ha detto scherzando la Aniston. Il suo approccio comico alla vita è proseguito anche al liceo: “Ero a New York e il mio insegnante di recitazione dell’epoca mi vide recitare in una scena di Cechov. Il pubblico però rideva e così lui mi disse: ‘Penso che tu debba prendere seriamente in considerazione la commedia’. All’inizio mi offesi, poi ho capito che far ridere è un’arte ancora più complessa. Il talento comico mi ha salvato la vita, la risata è rigenerante, soprattutto in tempi come questi. Ce n’è davvero tanto bisogno”, ha proseguito la Aniston.

"Perché non esiste una categoria sulla commedia agli Oscar?"

L’ultima parte della chiacchierata verte su temi ali quali la Aniston è piuttosto sensibile: “La commedia meriterebbe una categoria a sé durante la notte degli Oscar. Perché non esiste una categoria? Non la trovo una cosa giusta, sinceramente. Per fortuna nel mondo del cinema sta cambiando il modo di vedere le donne, ogni anno vedo che facciamo un passo avanti. I premi a Jamie Lee Curtis e Michelle Yeoh dimostrano che anche le donne più mature possono trovare spazio in questo mondo. Si scrivono grandi storie per donne di qualunque età. Storie di esseri umani, non solo di una certa fascia d’età”, ha raccontato Jennifer che ha poi stigmatizzato una discriminazione ancora presente nel mondo del cinema (e non solo): “Essere scelte o scartate per una questione di età è disgustoso. La vita non finisce a 40 anni, grazie a Dio”. Più chiara di così…

Adam Sandler: "Ecco lo sportivo che vorrei interpretare al cinema"

Chiosa finale sullo sport e sui grandi protagonisti che meriterebbero un film su grande schermo. Adam Sandler ne ha uno sorprendente in mente che vorrebbe interpretare. “Spero un giorno di poter vestire i panni di Willie Mosconi, un grande giocatore di biliardo statunitense. Piaceva moltissimo a mio padre e verso di lui provo un grande legame affettivo”. Sandler è già stato protagonista di un’altra bellissima storia di sport grazie al film Hustle, uscito lo scorso anno per Netflix: una storia emozionante di un coach di basket in cerca di un riscatto. La Aniston quel film lo ha amato e, alla sola citazione, è partita con un applauso. “Mi piacciono le storie dei grandi campioni, è un filone che mi emoziona”, ha raccontato l’attrice, subito incalzata dal collega: “Anche io adoro guardare i documentari sportivi e i film sui più forti atleti della storia”. In attesa di vederlo al cinema nei panni di Mosconi, si intende.

Murder Mistery 2, guarda il trailer italiano del film


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