Sul set di Adagio, la magia del cinema di Stefano Sollima 

Abbiamo assistito alle riprese di alcune scene del nuovo, attesissimo film del regista di Suburra e Romanzo Criminale: ecco come è andata
Sul set di Adagio, la magia del cinema di Stefano Sollima 
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Tra poco meno di un mese arriverà nelle sale Adagio, l’atteso film di Stefano Sollima. Attesa che, per qualcuno tra i pochi fortunati che ha avuto l’occasione di poter visitare il set del film a settembre del 2022, dura da oltre un anno. Finalmente avremo la risposta ai tanti interrogativi e le curiosità nate durante l’interessantissima visita sul set alla Stazione Tiburtina di Roma e aumentate dalle poche risposte ed anticipazioni che siamo riusciti a carpire dal regista e dai suoi collaboratori.

Un cast di primissimo ordine per il ritorno alle riprese a Roma di Sollima, composto da Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini, Francesco Di Leva e un quasi irriconoscibile, dopo ore e ore di trucco, Piefrancesco Favino.

L'esperienza unica di un set di Sollima

Esperienza unica per un appassionato di cinema quella di poter visitare un set di Sollima e poter assistere, in prima persona, al grande lavoro di squadra necessario per far nascere un film come Adagio. Gran lavoro di squadra che si è colto appena arrivati sul set, dove erano presenti numerose comparse che ricevevano indicazioni sulla scena in lavorazione e girando per la stazione piano piano si capiva quanto fosse esteso il set; ne facevano parte anche alcuni monitor che trasmettevano notizie necessarie per le scene ma che, inevitabilmente, catturavano l’attenzione di passanti e viaggiatori.

Appena entrati in stazione e nel vivo del set veniamo accolti dal regista, Stefano Sollima, e di seguito quanto siamo riusciti a farci anticipare da lui e alcuni dei suoi collaboratori.

Stefano Sollima: "Finalmente ho girato nuovamente a Roma, a casa, con l'idea di chiudere una trilogia, che parte da Romanzo Criminale, ambientato negli anni 70, passa per Suburra, per arrivare fino ad oggi e raccontare la storia di tre criminali, che vanno adagio, come il tempo musicale. Il film, che si svolge in un breve arco temporale in una torrida estate nelle periferia di Roma, ha una base criminale ma poi ha altri sviluppi ed avviene una sorta di evoluzione, come il cinema che mi piace fare, che è sempre quello, ma chiaramente uno cresce e cambia. Ad esempio oggi non rifarei mai Romanzo Criminale con lo stesso ritmo con cui l'ho girato a suo tempo".

Costumista - Mariano Tufano: “Ho cercato di creare una suggestione da un punto di vista estetico e su quello mi sono agganciato per il costume. Nel rispetto del lavoro di squadra che c'è sul set mi sono confrontato non solo con il regista, ma anche con gli attori principali per concordare con loro alcuni elementi e cercare un equilibrio tra costume contemporaneo e buffo allo stesso tempo. Vedremo un Toni Servillo in panni inediti, mentre il costume di Favino, grazie ad alcuni semplici trucchi come acqua e sale per creare degli aloni, sembra invecchiare sotto il sole di un estate molto calda”.

Direttore della fotografia - Paolo Carnera:Lavoro da parecchi anni con Sollima. Sul set siamo come una vecchia coppia che non ha bisogno di parlare, uno sguardo e ci capiamo al volo, con l'obiettivo di migliorarci sempre e di volta in volta alziamo l'asticella. E' un film noir, si soffre. L'intento è di girare un film dove Roma si apre al mondo e che piaccia non solo al pubblico italiano. Stefano mi ha fatto vedere gli spazi dove voleva girare e lì ho capito che film avremmo fatto. La maggiore difficoltà che trovo in questo film è di riuscire a trasmettere due elementi dei personaggi, la dolcezza e la necessaria spettacolarità”.

Scenografo - Paki Meduri: “Il filo conduttore è il caldo e da lì abbiamo cercato scorci inediti di Roma che trasudano calore e sudore, con l'idea di riportare i caratteri dei personaggi in questa città. Tutto il lavoro fatto per il film deve trovare un unico linguaggio e così è stato anche nella scelta delle location e degli arredi, che devono trasmettere l'idea del caldo”.

Ci siamo quasi e, adagio adagio, ci avviciniamo al 14 dicembre quando finalmente Adagio sarà in sala.


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