Red Bull Kumite: la ricetta perfetta per Street Fighter

Per il quarto anno consecutivo Parigi ha ospitato le finali del Red Bull Kumite, il torneo internazionale di Street Fighter V promosso da Red Bull.
Red Bull Kumite: la ricetta perfetta per Street Fighter
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L’azienda dell’imprenditore austriaco Dietrich Mateschitz è stata tra le prime al mondo a lanciarsi nel mondo degli sport elettronici, a conferma della lungimiranza del patron della bevanda energetica. Sia a livello mondiale, con la sponsorizzazione di numerosi team esport, tra cui Cloud9 e Vitality, o di singoli giocatori professionisti, come l’italiano Daniele “IcePrinsipe” Paolucci dei Mkers, sia a livello italiano con contenuti originali che raccontano il mondo competitivo attraverso una serie di documentari e articoli.

La sezione esport di Red Bull nasce per promuovere un settore nuovo per l’economia mondiale ma che attira sempre più curiosi e appassionati, in particolare della fascia più giovane della popolazione che va, in media, dai 16 ai 35 anni. Oltre a contenuti e sponsorizzazioni Red Bull spinge molto sul realizzare gli eventi e proporli a un pubblico sempre più vasto. Un esempio è il recente Red Bull Factions, torneo di League of Legends con un formato diverso dal competitivo tradizionale ma che garantisce sempre una spettacolarizzazione degna dei migliori eventi sportivi,  approdato alla terza edizione alla Milan Games Week. In occasione del Lucca Comics & Games 2018 Red Bull si è invece presentata con un formato differente e pensato per il mercato mobile degli esport, presentando il Mobile Esports Open realizzato in collaborazione con ESL: protagonista è Clash Royale, con il campione italiano Luca Javier “Pasti” Pavan dei Mkers che volerà a Berlino per la finale mondiale del torneo.

Kumite crowd

Un percorso simile al suo compagno di squadra nei Mkers, il siciliano Leandro “Geecko” Vilardo, ma su Street Fighter V. Campione italiano del qualifier di agosto di Milano, Leandro il 10 e 11 novembre è volato a Parigi per vivere l’esperienza del Red Bull Kumite nella Salle Wagram: 16 partecipanti, i 14 migliori giocatori al mondo invitati e due posti rimanenti da conquistare tra più di 200 giocatori. Un’occasione unica per chi, come sottolinea Leandro al nostro incontro a Parigi, è al primo anno di competizioni.

“È vero, per me si tratta del primo anno nel circuito competitivo. Per questo sono ancora più che soddisfatto di aver già raggiunto un risultato così importante. Il Red Bull Kumite rappresenta per me un punto di partenza che deve spingermi a migliorarmi e a confermarmi tra i migliori in Italia.”

Per Leandro, in arte Geecko, Street Fighter è stata un’occasione per confrontarsi con il mondo oltre la sua Sicilia.

“Sono di un paesino molto piccolo, appena 4.000 abitanti, in provincia di Caltanissetta a pochi chilometri da Canicattì. Non è semplice per me riuscire a confrontarmi di persona con altri giocatori: Internet è sicuramente un mezzo determinante per la mia carriera da giocatore professionista. Mi permette di poter sfidare online migliaia di avversari, di guardare gameplay e tattiche dei migliori su Youtube. Poi, ovviamente, tutto si concretizza agli eventi e ai tornei dal vivo. A Palermo c’è indubbiamente una comunità numerosa, con la quale mi sono interfacciato per primo, ma è a Roma e Milano dove ho partecipati alle competizioni più importanti in Italia.”

Kumite winner

Nel caso di Leandro il videogioco rappresenta un’occasione di crescita e di confronto, contrariamente a quanto alcuni esponenti politici vorrebbero far credere. Red Bull con il Kumite rimane sulla stessa lunghezza d’onda puntando alla realizzazione di eventi dal vivo che favoriscono la partecipazione attiva. Non solo durante le partite ufficiali ma anche nelle pause. A Parigi ogni attimo era un’occasione per i giocatori accorsi da tutto il mondo di allenarsi, scambiarsi opinioni, confrontarsi e fare amicizia. Oltre, ovviamente, a divertirsi.

“Ho stretto amicizia con un australiano, un filippino, con i francesi, molto uniti tra loro, nonché con alcuni tra i migliori giocatori al mondo. Ho avuto l’onore di disputare un’amichevole addirittura con ProblemX, vincitore dell’EVO Series 2018, e con Luffy, leggenda dei picchiaduro e primo giocatore occidentale a vincere un EVO su Street Fighter.”

Due nomi che raccontano come il Red Bull Kumite sia stata una competizione di altissimo livello che ha messo in mostra tutte le qualità dei giocatori di Street Fighter. Lo stesso Benjamin "Problem X" Simon, ad esempio, è arrivato in finale facendosi strada dal Loser Bracket. Nonostante la sconfitta iniziale con il giapponese Naoki "Nemo" Nemoto del Team Liquid, il britannico in forze ai Mousesports ha letteralmente risalito la china superando persino Hajime "Tokido" Taniguchi. Il nipponico degli Echo Fox ha divorato tutti i tornei a cui ha partecipato nell’ultimo biennio: otto primi posti e due secondi posti. Un fenomeno che a Parigi non è riuscito ad andare oltre la semifinale del Loser Bracket, perdendo contro Luffy prima e ProblemX poi. L’unico ostacolo nella risalita di Benjamin è stato il campione del torneo, un altro giapponese: Atsushi "Fujimura" Fujimura, sempre vittorioso negli eventi 2018. Semplicemente imbattibile: appena due i game concessi sui 14 disputati, il primo contro Luffy e il secondo, appunto, contro ProblemX. E per la quarta edizione su quattro il trofeo rimane in terra orientale con tre titoli per il Giappone e uno per la Corea del Sud.

Kumite 1

Geecko è adesso atteso dal The Colosseum, evento tutto italiano che si disputerà a Roma il prossimo finesettimana. E poi?

“Gli obiettivi sono chiari: continuare a competere a livello internazionale. Mi alleno duramente ogni giorno per comprendere i miei errori e come evitare che si ripetano. Essere entrato a far parte della scuderia dei Mkers mi aiuterà enormemente nel 2019. Sono una realtà solida che ha davvero a cuore l’esport e i suoi protagonisti: il Red Bull Kumite rappresenta per noi il trampolino di lancio per l’anno nuovo. Obiettivo: partecipare alla fase finale dell’EVO, il circuito ufficiale competitivo di Street Fighter.”

Gli sport elettronici sono ormai entrati a tutti gli effetti nel DNA di Red Bull che non disegna confini con gli sport tradizionali. Competizione e spettacolo, divertimento e adrenalina: la ricetta perfetta.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi


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