Fenomeno Apex Legends: è il nuovo Fortnite?

Appena 10 giorni di vita e il nuovo titolo pubblicato da Electronic Arts è già un fenomeno della rete nel settore videogiochi e streaming.
Fenomeno Apex Legends: è il nuovo Fortnite?
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Pubblicato il 4 febbraio 2019, Apex Legends è il nuovo titolo sviluppato da Respawn Entertainment e ambientato nello stesso universo di Titanfall, uno dei videogiochi di punta degli ultimi anni. Il genere è però diverso e cavalca l’onda del successo dei Battle Royale: decine di giocatori catapultati istantaneamente sulla stessa mappa con il successo appannaggio di uno solo di loro, o di una delle squadre partecipanti. Lo stesso genere dei più famosi PlayerUnkowns Battlegrounds o Fortnite.

Nemmeno una settimana dopo il debutto sulla piattaforma di streaming più seguita al mondo, Twitch, Apex Legends è letteralmente esploso come fenomeno mediatico. Non solo come videogioco ma anche come potenziale titolo esport. Il primo esperimento è arrivato con il torneo del Twitch Rivals dedicato al nuovo Battle Royale. Martedì 12 febbraio Apex Legends ha infatti registrato un record di 8,28 milioni di ore seguite su Twitch con un significativo contributo derivante proprio dal torneo su menzionato che ha proposto un montepremi totale di 200.000 $.

Motivo dell’enorme seguito anche i nomi di alcuni dei partecipanti al torneo, tra cui i seguitissimi streamer Michael “Shroud” Grzesiek, Tyler “Ninja” Blevins, Jaryd “Summit1g” Lazar e Herschel “Dr Disrespect” Beahm. Numeri che sono stati addirittura superiori a quelli registrati al lancio, nonostante già nei due giorni successivi l’uscita numerosi streamer avessero pubblicizzato il videogioco. La competizione, però, deve evidentemente possedere un fascino superiore agli occhi dello spettatore che ha preferito seguire il Twitch Rivals. Con un format molto simile all’evento Keemstar di Fortnite, le squadre hanno cercato di conquistare più uccisioni possibili nelle partite pubbliche: a vincere è il team che ottiene il punteggio più alto alla fine delle sessioni. Una seconda distinzione è che le squadre, anziché essere composte da una coppia, sono composte da tre giocatori ciascuna.

Per tutto il giorno il canale ufficiale su Twitch ha registrato una media di spettatori contemporanei di 45.700, con un picco di 115.000. La vera storia dell’evento è però raccontata dagli streamer che hanno trasmesso il torneo dal loro punto di vista. A guidarli è stato il già citato Michael “Shroud” Grzesiek che nella giornata di martedì ha totalizzato 1,1 milioni di ore seguite dai suoi spettatori, di cui quasi 1 milione derivati proprio dall’aver giocato ad Apex Legends. La sua media è stata addirittura di quasi 100.000 spettatori in più rispetto al canale ufficiale, con un picco di 211.000 spettatori contemporanei. Dietro di lui il “solito” Tyler “Ninja” Blevins, con 573.000 ore nell’arco di quasi 12 ore di diretta e 49.000 spettatori contemporanei, e Herschel “Dr Disrespect” Beahm, con una media superiore a quella di Ninja ma su un numero di ore di diretta minore.

Per fare un breve paragone con Fortnite, la giornata più seguita del titolo targato Epic Games è stato il 20 luglio 2018 in occasione della seconda settimana di competizione della Summer Skirmish. Furono 96 i partecipanti per un montepremi di 500.000 $ con il risultato finale di 6,6 milioni di ore seguite, contro le 8,28 milioni di Apex Legends precedentemente citate. Tra Fortnite e Apex Legends la guerra dei numeri è definitivamente aperta: e a chi consegnare lo scettro tocca solo agli spettatori.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi


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