Anche Pokémon si muove verso l'esport

Ban e competizioni online, i passi verso l'esport di Pokémon, il franchise più remunerativo al mondo
Anche Pokémon si muove verso l'esport© Pokmon Company
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Le decisioni prese dall'apparato competitivo di Pokémon (The Pokémon Company International), allontanandosi dal vecchio modello di gioco, sembrano avvicinarsi sempre più verso un sentiero esportivo "standard". 
Dopo il primo torneo online (Pokémon Players Cup), in sostituzione del mondiale dal vivo, The Pokèmon Company International ha deciso di bannare (non permettere l'utilizzo) di alcuni mostri tascabili (Pocket Monsters = Pokémon) nelle competizioni che concluderanno questo 2020, ma soprattutto continuare nella strutturazione di tornei solo online, vista la situazione COVID nel mondo.

Perché esport e non più semplice competizione

La direzione presa da PCI (acronimo di The Pokémon Company International) è definibile un riassestamento, o allineamento, della scena competitiva di Pokémon verso un panorama più prettamente esportivo. Pokémon, come molti altri videogiochi degli anni '90, è (o sarebbe meglio dire era) relegato ad un concetto di competizione e competitivo "vecchia" non prettamente sportiva e quindi non applicabile al mondo esport.

La necessità di presenza fisica nelle competizioni, anche per quelli non molto rilevanti, e soprattutto la "non cura" dell'andamento dei vari tornei non permettevano al franchise più redditizio al mondo la definizione di "esport". La prima vincolava i partecipanti a spostamenti, non sempre semplici o fattibili per i giocatori, anche se senza costi aggiuntivi (alla maggior parte delle competizioni ufficiali una volta qualificati si ottenevano volo e alloggio). La seconda è l'espressione dei giochi in competizione degli anni 80/90, tra i quali fanno anche parte i picchiaduro. L'attitudine delle case di sviluppo di permettere "semplicemente" ai giocatori di competere con tutto ciò che il gioco dispone all'uscita. Qualsiasi fosse il risultato, fino all'uscita del nuovo titolo, i giocatori non avrebbero visto modifiche, aggiornamenti o "adattamenti".

Con la scelta un po' netta, ma comprensibile come prima prova, di bannare i Pokémon più scelti nelle due competizioni (lotta in singolo e in doppio) PCI ha dato ufficialmente nuova vita al proprio competitivo, si è avvicinato al concetto di esport affermato negli ultimi 10 anni e riavvicinato molti giocatori che si erano stancati di un meta (metagame = strategie e scelte preponderanti dei giocatori) presente da ormai 8 lunghi mesi.


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