Anche BLAST ritira la propria partnership con NEOM

Si attendono comunicazioni ufficiali, ma sembra ormai certo che anche il campionato di CS:GO abbia terminato i rapporti con NEOM
Anche BLAST ritira la propria partnership con NEOM© BLAST
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Continua ad essere sulla cresta dell'onda NEOM, il progetto del principe saudita Mohammad bin Salman Al Sa'ud che prevede la costruzione di una città all'avanguardia dal punto di vista tecnologico e turistico nell'Arabia nordoccidentale.

Il progetto ha, nelle ultime settimane, provato più volte ad avvicinarsi al mondo dell'Esport proponendo iniziative di collaborazione e di sponsorizzazione a diversi campionati e organizzazioni, che però una dopo l'altra sono state rifiutate o cessate a poche ore dall'avvio a causa della tumultuosità delle varie community sui social ed online, che sostengono come importanti attori della scena Esport mondiale non possano affiancarsi ad un progetto appartenente ad una realtà (quella saudita) dove, ad esempio, appartenere al movimento LGBT è considerato un crimine.

Oggi è il turno di BLAST, lega professionale di Counter Strike: Global Offensive divenuta famosa per le sue Pro Series (oggi diventate BLAST Premier) che ormai da quasi 3 anni mette in campo i migliori talenti della scena competitiva mondiale del titolo Valve.

Attraverso un portavoce, BLAST stessa ha fatto sapere che "possiamo confermare che abbiamo raggiunto un accordo mutuale, professionale e rispettoso con NEOM per terminare il nostro contratto [...] BLAST rimane concentrata sullo sviluppare e stimolare l'accessibvilità e il coinvolgimento negli esports, e continuerà a cercare modi di espandere la propria sfera di influenze anche nel Medio Oriente".

L'annuncio arriva dopo diverse settimane di silenzio da parte della società, i cui dipendenti erano andati in ferie immediatamente dopo la sigla dell'accordo commerciale del quale adesso si attende soltanto il prematuro termine ufficiale.


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