Campione di CS: GO porta VALVE in Tribunale

La VALVE lo esilia da qualsiasi torneo internazionale, ed il campione la porta in tribunale chiedendo oltre 260.000 euro di risarcimento.
Campione di CS: GO porta VALVE in Tribunale© Globo Esporte
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A distanza di 5 mesi o forse più, il caso di Elias ‘Jamppi‘ Olkkonen torna a far parlare di se.
Lo scorso Marzo, la stella Finlandese della scena competitiva di Counter Strike: Global Offensive ha portato in tribunale la VALVE, nota Casa Produttrice dell'omonimo gioco.

Dopo aver infatti ricevuto un blocco permanente nel proprio account di gioco, definito in gergo tecnico VAC Ban, il diciannovenne è stato esiliato da ogni torneo ufficiale disputato in questi mesi.
In base a queste restrizioni, ha inoltre chiesto un risarcimento di ben 268.000€ per non aver gareggiato a nessun torneo, perdendo ingenti somme di denaro.

Elias ‘Jamppi‘ Olkkonen ha espresso tutto il suo dispiacere in un unico post all'interno dei social network, facendo presente che al momento del blocco, il suo account era in mano ad un suo caro amico.
Partecipare ai tornei non è il solo dei suoi problemi però.
Il giovane talento non sarà più visto dalle squadre come prima scelta.
Costretto dunque a rinunciare al contratto con gli OG Esport, non potendo purtroppo disputare alcun Torneo Major organizzato dagli sviluppatori di Counter Strike.

Tornare a competere? La VALVE dice NO

Secondo Elias ‘Jamppi‘ Olkkonen, l'unico modo per combattere questa evenienza, per poter realizzare finalmente il proprio sogno è chiedere alla stessa Casa Produttrice di sospendere momentaneamente il VAC Ban, permettendogli di giocare almeno nei Tornei Ufficiali.

La VALVE dopo un no comment durato più di quatro mesi, ha espresso il suo verdetto ufficiale.
Il Tribunale Distrettuale Finlandese ha infatti rifiutato la sua offerta, riferendo che gli sviluppatori non avrebbero assolutamente voluto ottenere ulteriori danni aziendali.
Lo sblocco, anche se momentaneo, avrebbe dato speranze a chi ogni giorno "gioca sporco".

La causa continuerà dunque ad andare avanti, anche se l'altleta non è del tutto sicuro che la cosa si possa risolvere per lui nel migliore dei modi.
La sua carriera potrebbe finire prima del previsto.


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