I Cloud9, una delle maggiori squadre internazionali per quanto riguarda il Gaming Competitivo, ha strappato l'accordo con ben quattro dei propri giocatori di Counter Strike: Global Offensive. Nei giorni scorsi quattro campioni di Counter Strike si sono visti sfumare i propri sogni nel giro di pochissime settimane, quando la nota Organizzazione Americana ha recisso il contratto dei giovani atleti. Facendoli diventare in maniera effettiva, agenti liberi, liberi di esser presi da qualsiasi altra organizzazione a parametro zero.
Non si torna indietro
Nessun ripensamento da parte della nota Associazione Nord Americana, gli atleti devono essere puniti per aver violato le regole.
Come quasi tutte le organizzaizoni esportive internazionali hanno, anche i Cloud9 possiedono la loro Gaming House, che funziona anche come una vera e propria abitazione per tutti gli atleti che desiderano viverci. Vi sono però rigidissime regole per tutti coloro che sono sotto contratto con i Cloud9, ed a quanto pare gli atleti accusati, hanno violato le più fondamentali.
Stando a dei post pubblicati nei giorni scorsi su Twitter dalla stessa organizzazione, i quattro malcapitati avrebbero invitato nella residenza persone esterne allo staff tecnico della squadra, mettendo a rischio la salute di tutto il personale presente al suo interno.
Con le nuove restrizioni purtroppo, moltissime associazioni si sono dovute adeguare al meglio delle loro esigenze, e tra quelle vige anche la responsabilità sui propri dipendenti. Sono stati infatti presi seri provvedimenti riguardo all'accaduto nei confronti dei giocatori coinvolti.
Da questo preciso giorno in poi, gli atleti diverranno agenti liberi sul mercato internazionale di Counter Strike: Global Offensive. Ciò permetterà a chiunque voglia inserirlli in squadra, di portarseli a casa senza pagare nessuna cifra all'organizzazione.