Esport Revolution: intervista a Diego Trinchillo

Il team competitivo italiano si sta facendo un nome nel panorama grazie ai successi su Rocket League e al nuovo team di eSailing
Esport Revolution: intervista a Diego Trinchillo
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Non solo un’organizzazione di gaming competitivo: gli Esport Revolution stanno crescendo mese dopo mese con risultati importanti e partner d’eccezione, come l’Empoli. Il club toscano di calcio ha infatti una collaborazione più che fruttifera con il team esports, sfociata a giugno persino con la vittoria della Serie B dell’Italian Rocket Championship, la serie cadetta della più importante competizione italiana di Rocket League, titolo Psyonix. Protagonisti sono stati i giocatori Andrea Gioia “Wilow”, Jacopo Sarno “Regal” e Michele Tramice “Mike”, scelti direttamente da Esport Revolution e presentatisi con il nome Empoli FC nel campionato. 

Chi sono Esport Revolution

L’organizzazione è stata fondata da Diego Trinchillo e Antonio Mercogliano, più conosciuto come “Tony Tubo”, e si sta piano piano costruendo un nome e una reputazione nel panorama nazionale. Con l’Empoli hanno anche partecipato alla BeSports su Pes, il campionato esports ufficiale 2020/2021 organizzato dalla Lega Serie B. Portando inoltre all’Empoli anche l’onore di essere il primo club di calcio italiano ad avere un team di Rocket League. E non finisce qui perché il Team Esport Revolution ha anche recentemente annunciato il proprio ingresso nel mondo competitivo dell’e-sailing, la vela virtuale che è già diventata disciplina olimpica all’interno delle Olympic Virtual Series e che sta acquisendo sempre più seguito e popolarità. 


Per comprendere meglio come la società Esport Revolution si sia mossa e si stia muovendo abbiamo sentito Diego Trinchillo, co-founder dell’organizzazione, in merito soprattutto alla vittoria su Rocket League.

Che tipo di esperienza è stata vincere una competizione così prestigiosa come la Serie B di Rocket League?

È stata un'esperienza davvero magnifica e una forte emozione, soprattutto per i ragazzi: due su tre erano under 14, quindi molto giovani, e si sono allenati assiduamente durante l'anno per raggiungere il massimo risultato nella competizione dimostrando grande maturità. Questo successo è frutto di sacrifici e programmazione da parte di tutti.

Perché l'Empoli, club di calcio, ha deciso di puntare su Rocket League? Solo per similitudini "sportive" o c'è dell'altro?

Sicuramente c'è una similitudine sportiva tra le nostre realtà, ma cosa più importante è la visione d'intenti sul mondo Esport. Revolution ed Empoli sono sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda, infatti ci sono molti progetti in cantiere insieme. 

Rocket League è stato scelto anche per il torneo dell'Intel World Open pre-olimpico: è un titolo che potrebbe davvero rappresentare una connessione tra Esports e sport?

Noi abbiamo creduto in Rocket League sin da subito, non a caso abbiamo coinvolto anche l’Empoli nel progetto, quindi questo fa capire come ci sia già una forte connessione tra reale e virtuale in questo gioco. L’ingresso sulla scena olimpica è l’ultimo atto di un riconoscimento dovuto e meritato.  

Qual è la situazione in questo momento della scena competitiva italiana di Rocket League?

Il numero di ragazzi coinvolti nel titolo cresce esponenzialmente ogni anno, ma ancora non siamo soddisfatti della scena competitiva italiana, poco regolamentata e non ancora facilmente accessibile. Ci auguriamo che, insieme allo sviluppo competitivo in atto, ci sia di pari passo uno sviluppo normativo ed istituzionale. 

Come avete costruito il team vincitore? È stato complicato?

Scegliendo i ragazzi in pieno “stile Empoli”, quindi giovani, talentuosi, promettenti e motivati! Non è stato semplicissimo, ma il nostro staff ha svolto un ottimo e preciso lavoro. 

Come supportate i vostri giocatori? Che tipo di allenamento seguono?

Come gli atleti, anche i player professionisti seguono un programma di allenamenti costanti e mirati, che vanno dal continuo studio dell'avversario alla creazione delle migliori strategie per far rendere al meglio i player. Senza dimenticare l’aspetto mentale sempre importante. 

Quali sono i vostri progetti futuri?

Purtroppo, visto il regolamento dell'IRC non possiamo confermare il team per limiti di età, e quindi ci ritroviamo a formare di nuovo un team da zero. Nuovo anno, nuova sfida quindi! Le selezioni sono aperte e aspettiamo candidature per la prossima stagione: chiunque può contattare Esport Revolution sui social per entrare nel team.

Un’ultima domanda è invece relativa all’ingresso dell’e-sailing.

Il movimento E-Sailing sta prendendo molto piede in Italia negli ultimi mesi e abbiamo quindi deciso di aprirci a questi nuovi orizzonti per stare al passo coi tempi e con le nuove tendenze. Siamo contentissimi di poter partecipare a questa nuova avventura e di entrare nel settore della vela virtuale, uno dei pochi al momento che rende gli Esports una vera e propria disciplina olimpica. Entriamo in un campo nuovo oltre al calcio e per noi, che siamo di Napoli, assume ancora più significato il fatto di abbracciare un’iniziativa legata al mare.


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