ROMA - Quello che molti si stavano augurando dal buio delle loro camerette, mentre altri si domandavano se sarebbe mai avvenuto è successo davvero: Anders Vejrgang ha perso la sua prima partita nella FUT Champions Weekend League. Il talento del Redbull Lipsia si è dovuto arrendere dopo ben 17 settimane nella modalità di FIFA 21, cominciata a circa metà ottobre. La cavalcata del ragazzo di 14 anni aveva catturato l'attenzione di milioni di appassionati che lo seguivano con curiosità e ammirazione e che in pochi mesi gli hannio permesso di sfiorare il mezzo milione di follower su Twitch. Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio è arrivata, poi, la sconfitta che ha decretato la fine del baby fenomeno a 536 vittorie di fila per mano del proplayer olandese Damian "Damesheet" Sitaram. Il giocatore che ha partecipato anche alla eDivisie, versione virtuale della Eredivisie, il campionato dei Paesi Bassi, ha inflitto a Vejrgang una sonora sconfitta per 5-1.
La community
Ciò che risalta agli occhi più di tutto in questa storia, però, è l'invidia e l'odio che la passione di Anders ha scatenato in molte persone. Durante la diretta streaming della partita sul suo canale Twitch, dove la possibilità di commentare è data solamente agli abbonati, alcuni utenti hanno proceduto con il pagamento solo per poter accedere alla chat e insultare il ragazzo classe 2007. Un comportamento che non è nuovo per Vejrgang che è stato bersagliato per tutti questi mesi dagli insulti degli invidiosi, nonostante altri proplayers stigmatizzassero e condannassero questo comportamento. Lo scherno utilizzato di più dagli haters era la presunta mancanza di vita sociale di Anders che ha solo speso il suo tempo cercando di fare una cosa che gli piace, a differenza di loro, che hanno atteso ben 5 mesi una sua sconfitta solo per puntare il dito,