Il futuro di Riot Games tra diversità e inclusione

Nell’annuale Impact Report anche l’attenzione all’ambiente e a tutte le proprie community di videogiocatori.
Il futuro di Riot Games tra diversità e inclusione
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Non molte aziende nel mondo studiano sé stesse. Quando lo fanno, molto spesso non pubblicano i dati ottenuti. Riot Games invece, publisher di titoli come League of Legends e Valorant, ha deciso da qualche anno di essere totalmente trasparente pubblicando il Riot Impact, arrivato all’edizione 2022. Si tratta di un report che racconta lo stato di salute dell’azienda e il contributo che la stessa fornisce ai vari attori del mercato in cui opera, interni ed esterni. Nel report non si parla infatti solo di quanto e come cresce Riot Games ma del suo impegno, ad esempio, nel rendere l’azienda un luogo più inclusivo, di come supporta iniziative benefiche con il Social Impact Fund, e della sostenibilità delle sue attività.

Le parole chiave: diversità e inclusione

Uno dei punti su cui Riot Games ha più posto l’attenzione nel report 2022 riguarda il binomio diversità-inclusione. Patty Nishimura Dingle, attuale Global Head of Diversity and Inclusion, ci ha raccontato in un’intervista esclusiva che “questo report rappresenta gli sforzi genuini di ognuno di noi rioter nel creare uno spazio di lavoro inclusivo e un settore gaming il più ampio possibile”. Secondo i dati del report nel 2022 la presenza femminile in azienda è aumentata di due punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente, passando dal 25,8% al 27,5% dei dipendenti. “Il nostro obiettivo è alzare l’asticella anno dopo anno” - ha proseguito Dingle - “Vogliamo che le donne che ambiscono a creare videogiochi sappiano che Riot Games è il posto che fa per loro. È il motivo per cui noi non prestiamo attenzione semplicemente a chi arriva da noi ma a come le donne si sentono una volta che lavorano per Riot Games”.

L’attenzione all’ambiente

Riot Games ha anche presentato in merito l’Inclusion Index Score, ovvero un numero aggregato che funge da termometro sull’inclusione all’interno dell’azienda, oggi pari all’86%. Ma c’è anche un altro nuovo fattore: il Ghg, ovvero il Greenhouse Gas Emissions Inventory, indice che calcola l’impatto ambientale delle emissioni prodotte dalle attività aziendali. Jeffrey Burrell, Global Head of Social Impact, ci ha spiegato: “In questo momento stiamo determinando i nostri obiettivi nel breve e lungo termine ma almeno sappiamo da dove partire grazie a questo studio. Posso però già anticipare che siamo attivamente alla ricerca di più strade per ridurre significativamente le emissioni collegate alle nostre attività”.

Beneficenza e community

L’attenzione di Riot Games nel 2022 si è rivolta anche verso ciò che avviene nel mondo, come la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Nell’ultimo anno l’azienda ha aiutato tre organizzazioni no-profit che si sono occupate di aiutare il paese ucraino e i suoi cittadini, raccogliendo 4 milioni di dollari in appena una settimana. Da quando esiste, il Social Impact Fund ha raccolto oltre 47 milioni di dollari, dimostrando quanto la community di videogiocatori sia proattiva nel seguire le iniziative di Riot Games. Una community che cerca di identificarsi con i videogiochi di Riot Games, come ci ha detto Dingle: “Il nostro obiettivo è che qualsiasi giocatore che sceglie un nostro titolo, che ascolta la nostra musica o che segue i nostri eventi dica <>. I giocatori per noi sono il motore che ci spinge a fare tutto ciò che facciamo”.


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