Pow3r entra nei Novo Esports: l'intervista

Giorgio “Pow3r” Calandrelli e i Novo Esports hanno deciso di intraprendere un percorso comune; li abbiamo intervistati per farci spiegare come tutto è nato
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Per capire qualcosa di più sul perché Pow3r abbia optato per i Novo, abbiamo avuto l’occasione di chiederglielo in anteprima in questa intervista esclusiva. Partendo, prima di tutto, dalla decisione di entrare in un’organizzazione già esistente piuttosto che crearne una da zero. “Le motivazioni sono tante, in verità già da prima stavo provando a creare una realtà mia assieme a Brizz che è un professionista sul lato esportivo e abbiamo idee molto simili”, ci ha raccontato Giorgio. “Il problema a volte di una realtà nuova però sono i progetti a lungo termine e la sopravvivenza del brand stesso. L'italia è un paese molto difficile e complesso per l'esport e la sostenibilità di una organizzazione/team esportivo. Entrare in un team già creato con delle fondamenta solide e progetti già programmati per i prossimi anni invece dà la possibilità di guardare al futuro e capire cosa fare ma soprattutto come muoversi”.

Dalle idee ai risultati

Ma cosa lo ha colpito in particolare dei Novo, perché proprio loro? “Sono giovani, hanno delle fondamenta solide e vogliono cercare di fare un modello di business basato su casi europei già affermati. Ora bisogna muovere gli ingranaggi e fare i giusti passaggi, non basta partecipare e vincere o solamente creare una nuova fanbase. Servono delle idee e dei progetti di lunga durata che sanciscano un nuovo inizio per arrivare a grandi risultati”. Giorgio ha menzionato un modello: lui ne ha uno a cui si ispira? “Sicuramente baserò le mie esperienze personali in anni di carriera come anche ciò che ho coltivato con i Fnatic. Per quanto riguarda a cosa mi ispiro, sicuramente Karmine Corp e KOI sono l'esempio perfetto da prendere ma sono influenzato dal mio passato in Fnatic. Un obiettivo enorme ovviamente, quello di essere un po' il Real Madrid dell'esport ma in questo caso perché non essere il Milan?”

Perché i Novo hanno scelto Pow3r?

Dall’altro lato invece c’è da comprendere perché i Novo abbiano cercato così tanto Giorgio. O meglio: alcuni aspetti sono ovvi e chiari, ma cosa c’è di più? “Una figura come quella di Giorgio ci potrà dare tanto sotto molti punti di vista”, ci ha risposto Emanuele Acerbis, Ceo di Novo. “La sua esperienza pluriennale in un’organizzazione del calibro di Fnatic sarà per noi un grande valore aggiunto. Fin dall’inizio abbiamo cercato di strutturare Novo ispirandoci a realtà internazionali e poter contare sui consigli di Giorgio a livello strategico e operativo sarà molto importante, permettendoci di strutturarci sempre più come una realtà internazionale. A questo si aggiungono la credibilità e il seguito che Giorgio ha saputo costruire negli anni. Giorgio è IL punto di riferimento dell’esports italiano e questo ha un valore immenso, oltre che essere per noi un grande onore. Infine, Giorgio, un po’ come noi, ha una grandissima voglia di portare in alto l’esports italiano e questo spirito farà la differenza”.

Cui prodest?

Ma cosa potrebbe portare questa collaborazione non solo ai Novo e a Pow3r ma all’intero esports italiano? “Abbiamo deciso di unire le forze per far conoscere l’esports a più persone possibili, far scoprire loro il dietro le quinte di una organizzazione esports, portarle a seguire le competizioni e diventare tifosi. La nostra missione e quella di Giorgio è quella di far diventare l’esports mainstream in Italia e dare agli appassionati una squadra da tifare a livello internazionale, così come i francesi hanno Vitality o Karmine Corp e gli spagnoli KOI o GiantX”. Quindi anche voi, come Giorgio, avevate già in mente un modello e quindi un percorso ben preciso? “Fin da quando abbiamo fondato Novo, abbiamo fortemente voluto coinvolgere Giorgio per riproporre in Italia il modello Karmine Corp. Vedendo il successo di Karmine Corp in Francia, siamo convinti che sia la strada giusta da seguire in questo momento. Per questo motivo, quando Giorgio si è esposto dicendo di voler fondare il suo team qualche mese fa, lo abbiamo contattato e abbiamo deciso di unire le forze per portare in alto l’esports italiano. La comunione di intenti e di vision è così forte che Giorgio sarà Presidente e co-owner di Novo”.

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