Dalla Juventus ai Novo: l’esports è anche intrattenimento

Sia la Juventus con gli Optic che i Novo con Pow3r rappresentano vie per aiutare gli esports a crescere
Dalla Juventus ai Novo: l’esports è anche intrattenimento
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Da un lato il club di calcio italiano con più tifosi e più vincente di sempre, dall’altro uno dei content creator del mondo gaming più popolare in Italia: la Juventus e Giorgio “Pow3r” Calandrelli sono stati i protagonisti dell’ultima settimana di esports con due collaborazioni, diverse nei modi ma non negli obiettivi, che hanno catalizzato l’attenzione degli addetti al settore. La società bianconera ha recentemente annunciato una nuova collaborazione con una delle più importanti organizzazioni esports del Nord America, gli Optic Gaming, mentre Pow3r, dopo gli anni passati ai Fnatic come giocatore, ha deciso di esplorare l’altra parte della “barricata”, diventando co-proprietario e presidente dei Novo Esports, una giovane realtà italiana.

Intesa immediata

La Juventus, che vanta già una forte presenza nell’esports nazionale grazie alla partnership con i Dsyre su Ea Fc 24 (il vecchio Fifa) e Rocket League, si è aperta alla scena globale siglando una nuova collaborazione con gli Optic, società conosciuta soprattutto in Nord America su Call of Duty, titolo in cui è anche campione del mondo. La sua particolarità però è il Green Wall, ovvero la community di tifosi che segue costantemente la squadra al grido di “Let’s go Optic”, vestita interamente di verde, il colore sociale dell’organizzazione. Il loro ceo e fondatore, Hector “Hecz” Rodriguez, è stato in visita alla Juventus in occasione del match contro la Fiorentina: “OpTic e Juventus condividono i valori di autenticità, innovazione, competizione e connessione. Entrambe le organizzazioni sono leader nel settore dell'intrattenimento e dello stile di vita e hanno fan straordinariamente appassionati. L'unione di queste comunità ha perfettamente senso. Sapevamo già da subito che questa sarebbe stata la mossa giusta: ne siamo stati convinti non appena abbiamo visto quanto simili sono le nostre community. Non vediamo l'ora di ispirare altri operatori del settore a fare lo stesso”.

Da giocatore a presidente

Terminata definitivamente l’avventura con i Fnatic, Pow3r ha deciso di trovare una nuova strada al di là dello streaming, scegliendo di associarsi ai Novo con l’idea di prendere spunto dai precedenti casi europei di figure come Ibai in Spagna o Kameto in Francia. Tutto per portare l’esports italiano a un nuovo livello. Ma perché scegliere una realtà come i Novo? “Le motivazioni sono tante. Il problema a volte di una realtà nuova però sono i progetti a lungo termine e la sopravvivenza del brand stesso. L'italia è un paese molto difficile e complesso per l'esport e la sostenibilità di una organizzazione/team esportivo. Entrare in un team già creato con delle fondamenta solide e progetti già programmati per i prossimi anni invece dà la possibilità di guardare al futuro e capire cosa fare ma soprattutto come muoversi”, ha raccontato Calandrelli. “Abbiamo deciso di unire le forze per far conoscere l’esports a più persone possibili, far scoprire loro il dietro le quinte di una organizzazione esports, portarle a seguire le competizioni e diventare tifosi”, ha commentato Emanuele Acerbis, Ceo di Novo. “La nostra missione e quella di Giorgio è quella di far diventare l’esports mainstream in Italia e dare agli appassionati una squadra da tifare a livello internazionale, così come i francesi hanno Vitality o Karmine Corp e gli spagnoli KOI o GiantX”.


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