Dal Pg Nationals ai NaVi: parola a Edoardo “T3b” Treglia

Dopo tanta gavetta, il player italiano è arrivato a competere nella European League di Rainbow Six.
Dal Pg Nationals ai NaVi: parola a Edoardo “T3b” Treglia
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Una carriera davanti, ma Edoardo “T3b” Treglia ha già le idee chiare e una grande personalità. Dopo una lunga militanza nel Pg Nationals, per lui si sono spalancate le porte della European League. La massima competizione in Europa per quanto riguarda Rainbow Six Siege. I Natus Vincere, infatti, hanno deciso di puntare sul suo talento per costruire un progetto giovane e ambizioso. T3b da tempo era ormai finito sotto la lente di ingrandimento delle migliori organizzazioni. Il suo talento è esploso definitivamente nei Macko Esports, dove ha conquistato due titoli italiani a cavallo tra il 2020 e il 2021. Nel suo passato, anche un’avventura in European Challenger League (anticamera della European League, ndr) e diverse stagioni tra ExAequo, Cyberground, Goskilla e Notorius Legion.

Edoardo, quando è arrivata la proposta dei Natus Vincere quali sono state le tue sensazioni?

"Ho accolto la notizia con gioia e orgoglio. Era uno degli obiettivi che mi ero prefissato. Ovviamente ora voglio arrivare sempre più in alto, ma essere in European League con i Natus Vincere è già una soddisfazione enorme”.

Sei riuscito ad emergere davanti ad una concorrenza spietata, sia in Italia che all’estero. Questo aspetto ti rende ancora più orgoglioso?

“Sì, soprattutto perché noi italiani all’estero non siamo ben visti all’interno della community di Rainbow Six Siege. Per me, dunque, è stata una doppia vittoria”.

L’European League è un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

“Cerco di rimanere con i piedi per terra. Dal mio punto di vista, l’obiettivo principale è quello di lavorare e migliorare. Per quanto riguarda i Natus Vincere, invece, cercheremo di strappare una delle prime quattro posizioni nell’ultimo stage dell’European League per il Six Jönköping Major”.

Il tuo impatto, intanto, è stato molto positivo in European League. Sei soddisfatto di questo inizio di stagione?

“Sono contento, ma a livello personale io non sono quasi mai del tutto soddisfatto. Perché sono consapevole delle mie capacità. A prescindere dall’esito di un match, cerco sempre di analizzare i miei errori”.

Sei l’unico italiano in un roster completamente britannico. Può sembrare una banalità, ma hai abbattuto la barriera della lingua. Del resto, la comunicazione su Siege è fondamentale. Hai avuto questa percezione?

“Sì, decisamente. Riesco a comunicare senza particolari problemi. Ho un buon lessico. Il problema, però, non è solo legato alla lingua. Tre dei miei compagni, ad esempio, sono di Londra. Bisogna cogliere anche altri aspetti e abituarsi all’accento o allo slang. Non si finisce mai di imparare”.

Qui in Italia, invece, sei stato una bandiera dei Macko Esports. Hai vinto anche due Winter Split del Pg Nationals. Questa avventura con l’organizzazione pugliese è stata fondamentale per la tua crescita?

“Macko, l’ho sempre detto, è la mia casa. L’esperienza con loro mi ha permesso di crescere sia a livello professionale che a livello personale. Antonio Todisco, il Ceo di Macko, mi è sempre stato accanto così come tutti i ragazzi che lavorano dietro le quinte. Per me sono tutto”.

Hai trovato particolari differenze tra Macko e NaVi?

“L’ho sempre detto. Macko, dal mio punto di vista, ha tutte le caratteristiche per essere un’organizzazione tier 1. Proprio perché c’è Antonio Todisco dietro, un imprenditore di successo. I Natus Vincere hanno sicuramente uno status più internazionale, ma più anni di esperienza”.


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