
In un magazzino del 1800 vicino allo stadio del Manchester United, Red Bull ha organizzato la terza edizione del suo torneo offseason di Valorant: l’Home Ground. Con un formato più agile e una lineup di team di prim’ordine, abbiamo assistito a tre giorni di partite sul filo del rasoio, tutte davvero piacevoli da vedere.
La struttura del torneo era semplice: otto squadre, un giorno di group stage, quarti di finale, due semifinali e una gran finale. Tutte le partite sono state best of 3 tranne il match decisivo che è stato contestato in una BO5. Le squadre presenti erano tra le migliori che l’Europa e le Americhe hanno da offrire: Cloud9, 100 Thieves, KRU Esports, Team Vitality, Team Heretics, FUT Esports, FOKUS e un Team Liquid privato di due giocatori per problemi di visto sostituiti all’ultimo secondo dagli ex Fnatic Enzo e Meddo. Già dai Group Stage è emerso il dominio dei 100T nel Gruppo B che, unici con un punteggio di 3-0, sono andati diretti in semifinale. A venire eliminati da questo girone sono stati i FUT Esports mentre a contendersi il posto in semifinale sono stati gli Heretics e i Vitality, dal Gruppo A.
Buona anche la performance dei Liquid che hanno battuto 2-0 sia i FUT Esports che gli Heretics e sono riusciti a prendere una mappa ai 100T. Nel Gruppo A il dominio dei Cloud9 è stato subito messo in discussione dai FOKUS che, contro ogni aspettativa, si sono presi la vittoria. Fortunatamente il team americano ha obliterato i Vitality e i KRU esports, garantendosi il posto in semifinale. I tedeschi dei FOKUS, invece, sono stati eliminati dopo essere stati sconfitti sia dai francesi che dagli argentini. I quarti di finale sono stati 2 dei match più emozionanti di questo torneo. In una partita al cardiopalma che ha mostrato tutte le potenzialità del nuovo roster di Valorant dell’organizzazione francese, il Team Vitality ha mandato a casa gli Heretics vincendo per 2-0.
A poco sono servite le prodezze di Mixwell, asso del team spagnolo, che, nonostante un paio di quadruple uccisioni, non è riuscito a trainare il resto della squadra. L’altra semifinale ha visto i KRU sconfiggere i Liquid con un modus operandi decisamente non convenzionale. Rush del site e flank aggressivi hanno messo in difficoltà i Liquid dando ai KRU accesso alla seconda semifinale contro i Cloud9. Nonostante l’ottima performance ai quarti, i Vitality sono stati sconfitti in semifinale da dei 100 Thieves in perfetta forma. Il game 2 è finito 13-5 in una dimostrazione di forza davvero imponente.
Asuna ha riconfermato il suo soprannome “l’aimbot del Nord America” portando a casa alcune doppie kill che sembrano messe insieme da un robot. Nella seconda semifinale, non c’è un modo carino di dirlo, i Cloud9 hanno obliterato i KRU in due partite assolutamente unidirezionali. La prima ha visto il tem argentino conquistare i primi 4 round per poi perderne 10 di fila, la seconda invece si è conclusa 13-3, un risultato che deve far ripensare ai coach Leazo e Ddx la strategia di rimonta della squadra. I Cloud9 sono arrivati sul palco dell’ultimo giorno dell’Home Ground in splendida forma, hanno mostrato una coordinazione e una precisione d’esecuzione magistrali in semifinale ma quando è arrivato il momento di affrontare i 100 Thieves (in una finale tutta americana) le cose sono cambiate in fretta.
La partita è iniziata su Bind con un mirror per quanto riguarda gli agenti scelti: entrambe le squadre hanno messo in campo Skye, Viper, Raze, Chambers (forse la sua ultima partita visto il poderoso nerf) e Brimstone. Il primo pistol round è andato ai 100 Thieves con Yay (player dell’anno e ultimo acquisto dei C9) prima vittima di questa finale. Al cambio ruoli del primo match il punteggio era di 7-5 in favore dei Thieves ma il secondo pistol è stato conquistato dai C9. Al quattordicesimo round è arrivato il pareggio dopo il quale le vittorie e le sconfitte iniziano ad alternarsi ma sono stati i 100T a portarsi a casa la prima mappa per 13-10 nonostante un paio di giocate perfette di Yay che ha fatto urlare il pubblico con la sua mira infallibile. Il game due è iniziato con una vittoria dei C9 ma i Thieves hanno risposto a tono portandosi in vantaggio.
La mappa era Fracture che i caster hanno definito “Il paradiso dei 100T” perché è qui che il team americano si è dimostrato incredibilmente dominante. Al cambio ruoli le squadre sono arrivate 6-6 con i C9 che si sono aggiudicati anche il secondo pistol portandosi in vantaggio. La gioia è durata poco perché all’8-8 i 100T non solo hanno pareggiato ma hanno messo insieme un’economia decisamente migliore di quella avversaria. In un momento così cruciale è difficile recuperare uno svantaggio così forte e sono bastati pochi round per mettere i Cloud9 in svantaggio di due mappe e lungo una strada tutta in salita. Il terzo game su Icebox è iniziato nel peggiore dei modi per i C9 che hanno subito due sconfitte prima di riuscire a reagire.
Una singola vittoria è servita a poco per fermare l’avanzata dei 100 Thieves che hanno macinato round dopo round fino ad arrivare al cambio ruoli con un punteggio di 9-3. Pochi team nella storia di Valorant sono riusciti in un impresa simile, ancora meno in una best of 5 e con 2 game di svantaggio. Perso anche il secondo pistol è iniziata una spirale discendente da cui i C9 non sono più riusciti a rialzarsi. L’operator divino di Yay è servito a poco, i 100 Thieves si sono presi la vittoria 3-0 mettendo la ciliegina su una torta che li ha visti dominare ogni partita.