Riot, un evento di Valorant in Italia? "Perché no?"

Durante la finale dei VCT Masters Madrid abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Edgar Medina Rodriguez, Country Manager di Riot Games per Spagna e Italia.
Riot, un evento di Valorant in Italia? "Perché no?"© Riot Games
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Mettendo in evidenza il crescente ruolo delle comunità locali e le iniziative per coinvolgere giocatori e fan italiani, Medina Rodriguez ha condiviso i piani e le strategie per espandere gli eventi di esports al di là delle tradizionali sedi di Germania e Regno Unito. Con un focus sullo sviluppo delle comunità e la promozione della cultura gaming, Medina Rodriguez offre uno sguardo approfondito sulle prospettive future di Riot Games nella regione.

Siamo ad un evento a Madrid, e in passato Riot ha organizzato eventi in Germania, Francia, Svezia, Danimarca, Regno Unito, ed altre parti d’Europa. Quando possiamo aspettarci più eventi al di fuori delle solite location tradizionali? Qualcosa in programma per l’Italia?

“Il team globale è molto sistematico nel decidere dove andare con gli eventi internazionali,  innanzitutto da un punto di vista regionale e poi da un punto di vista nazionale. Credo che ci debbano essere un paio di fattori che coincidono con le richieste affinché certe città siano preferite rispetto ad altre. Penso che una delle più grandi sia sempre la presenza della community, comprendo anche la necessità di giocatori nella città e la richiesta di portare più eventi dove si trova la maggior parte della community. Penso che da parte nostra, quel che possiamo fare come team, intendo come team locale operativo [in Spagna e Italia] è che abbiamo ancora un percorso da fare quando si tratta di sostenere l'ecosistema che sta crescendo nella nostra regione [di Spagna e Italia]. Penso che negli ultimi anni ci siano stati dei buoni sviluppi con le diverse leghe nazionali che si sono formate sia in League of Legends che in Valorant, e stiamo vedendo la community prosperare, e questo è il miglior metro di misura quando si tratta per noi di capire davvero che ci sarà un modo per non solo portare un evento, ma piuttosto per assicurarci che venga realizzato. 

Voglio sottolineare uno degli ultimi eventi di cui mi ricordo, che è stato Lucca Comics. Penso che la bellezza di quell'evento fosse che diversi partner si sono uniti per costruire una festa per celebrare l'anniversario di Riot in Italia, oltre che a celebrare tutti i giochi. E penso che fosse già una grande testimonianza della forza della community in Italia, ma soprattutto una testimonianza di come la community si stia unendo, perché penso che ora tutti si stiano rendendo conto che lavorare insieme e costruire una community è il miglior modo per mostrare che siamo presenti.”

C'è qualcosa che suggeriresti ai giocatori che possono fare per aiutare ulteriormente la community a crescere?

“Direi che ci sono due cose principali. La prima è darci feedback: i nostri team apprezzano qualsiasi tipo di feedback, sia esso super positivo e celebrativo, ma anche super critico, in modo che possiamo ri-direzionarci e prendere decisioni migliori. Ma la cosa più importante è sostenere ciò che amano: se si vuole davvero vedere più eventi nei nostri territori dobbiamo assicurarci che tutti, in questo caso i giocatori italiani, si riuniscano agli eventi che abbiamo già in programma nella regione. Perché il modo migliore per portare più eventi è assicurarsi che ci sia una chiara dimostrazione di desiderio affinché questi eventi arrivino. E penso che l'Italia abbia già un paio di eventi che funzionano molto bene in cui, i giocatori italiani, possono dimostrare che ne vogliono di più. Sono quei posti dove inviterei tutti a unirsi e a ruggire insieme affinché il loro desiderio sia al centro delle attenzioni di chi organizza gli eventi.”

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