Due vittorie storiche, avvenute nello stesso weekend, a distanza relativamente breve tra loro. Perché se a Londra i T1 diventavano per la quinta volta campioni del mondo di League of Legends, confermando di essere il miglior team nella storia del moba targato Riot Games, a Helsinki, in Finlandia, l’organizzazione italiana Hmble alzava al cielo il trofeo di Brawl Stars, segnando una prima volta assoluta dell’Italia campione del mondo sul videogioco mobile strategico di casa Supercell. Un’impresa per entrambe, assolutamente non le favorite della vigilia, capaci di ribaltare i pronostici e portare a casa il più importante trofeo delle rispettive scene competitive.
Il primo successo italiano
Il percorso degli Hmble era partito in Europa, dove si erano laureati a fine estate campioni continentali e conquistando così l’accesso alla competizione mondiale con il roster composto dallo spagnolo Bartomeu “Boss” Vadell Planisi e dal duo tedesco Luke “Lukii” e Bekri “Symantec” Tahiri. Sia gli Hmble che i Reply Totem, altra squadra italiana presente alla competizione, hanno passato il girone da prime della classe, concedendo appena una mappa agli avversari del gruppo. Poi il sorteggio playoff con l’inserimento delle due squadre ai lati opposti del tabellone, facendo già sognare una finale tutta italiana che è mancata di un soffio e che sarebbe stata storica. Da un lato gli Hmble hanno prima superato i Pioneers per poi vincere con gli Sk Gaming in semifinale. I Totem hanno invece avuto la meglio sui Rival Esports prima di cedere in semifinale ai Crazy Racoon. In finale però non c’è stata storia: gli Hmble di Symantec, uno dei giocatori più rappresentativi dell’intera scena di Brawl Stars, hanno dominato contro i giapponesi imponendosi per 3-0, facendo seguito all’urlo liberatorio. “Questo è un traguardo storico non solo per noi, ma per tutta l'Italia. Non possiamo che essere orgogliosi di questo successo”, ha detto Emanuele Daneo, co-fondatore degli Hmble, società con sede a Torino che ha recentemente stretto una partnership con Deloitte. “Hmble ha da sempre creduto nel mobile gaming e i numeri di questi giorni dimostrano quanto questo fenomeno sia in crescita esplosiva”.
L’evento esports più visto di sempre
A poche migliaia di chilometri in linea d’aria, a Londra, tra giochi di luce, fiamme, braccialetti elettronici e l’esibizione della band nu-metal Linkin Park, andava in scena la cerimonia di apertura, degna di un Superbowl, della finale del mondiale di League of Legends tra i coreani T1 e i cinesi Bilibili Gaming. Per Faker si è trattato del quinto titolo mondiale, diventando il primo giocatore a vincere due titoli consecutivi per due volte (2015-2016 e 2023-2024) e il primo a disputare tre finali mondiali consecutive per due volte, in due trienni differenti: 2015-2017 e 2022-2024. Il roster ormai soprannominato ZOFGK, che prende spunto dalle iniziali dei suoi interpreti Zeus, Oner, Faker, Gumayusi e Keria, è riuscito a prendersi la scena nonostante si sia ritrovata sotto 2-1 nel computo dei game nella serie alla meglio delle cinque. “Siamo soddisfatti di come siamo riusciti negli anni a coniugare lo sport con l'intrattenimento e con la musica: League of Legends è diventato uno spettacolo che tutto il mondo segue”, ha affermato John Needham, presidente di Lol Esports. A confermarlo è la stessa cerimonia d'apertura dei Worlds 2024 che ha registrato, secondo Esports Charts, un nuovo record, arrivando fino a 4,2 milioni di spettatori di picco, quasi 1 milione in più rispetto al precedente record del 2022, mentre la finale è diventata l’evento esports più visto di sempre con quasi 7 milioni di spettatori contemporanei in tutto il mondo.