È utile il VAR nei videogiochi?

Nonostante l'infallibilità del sistema, c'è chi invoca a gran voce l'ingresso del Video Referee Assistant all'interno di eFootball e Fifa.
È utile il VAR nei videogiochi?
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Ultimamente il VAR crea più polemiche che certezze, a causa di un non omogeneo utilizzo da parte dei giudici di gara. Potrebbe consolarsi chi gioca ai vari simulatori di calcio, Fifa 22 e eFootball in primis, in cui l'arbitro non è altro che un fantoccio e il VAR è sostanzialmente inutile essendo tutto controllato da un'intelligenza artificiale. Del resto, il VAR più che risolvere i problemi, sta portando i diretti protagonisti e gli appassionati a scontrarsi con toni ben più accesi. Basti pensare agli strascichi polemici lasciati dal Derby d'Italia tra Inter e Juventus. È l'effetto di una cultura calcistica cresciuta a pane e Processo di Biscardi, unita ovviamente alla mancanza (dopo ben quattro anni) di un'uniformità di giudizio da parte degli arbitri.

Il VAR anche nei videogiochi?

Eppure, nonostante le controversie, c’è chi vuol introdurre il Video Referee Assistant all'interno dei videogiochi come effetto volutamente scenico. Un fattore che gli sviluppatori di eFootball e Fifa 22 non hanno preso minimamente in considerazione. Tecnicamente, infatti, il VAR è già parte integrante dei videogiochi. C'è, ma non si vede: fuorigioco, calci d'angolo, punizioni e rigori sono frutto di una valutazione dell'arbitro virtuale che non conosce margine di errore.

No, grazie

Il VAR, dunque, avrebbe un senso all’interno dei videogiochi solo con determinati parametri. Un esempio? Una piccola percentuale di errore dell'arbitro nell'assegnazione di un rigore, un'espulsione o una qualsiasi situazione al limite. Con bug e glitch in agguato, però, forse meglio evitare. L’esperienza del videogiocatore, già complicata, peggiorerebbe ulteriormente.


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