Djokovic, tra reale e virtuale: niente Australian Open

Per il numero uno del mondo non c'è spazio nemmeno sui videogiochi.
Djokovic, tra reale e virtuale: niente Australian Open
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Continua a fare discutere nel mondo dello sport e non solo il caso di Novak Djokovic. Al numero uno del ranking ATP, infatti, è stato negato l'accesso in Australia. Il visto speciale che avrebbe permesso al serbo di entrare nella terra dei canguri, pur non essendo vaccinato, è stato letteralmente strappato dalle autorità australiane. Per Djokovic, dunque, nessuna possibilità di difendere i titoli vinti nelle ultime tre edizioni dell’Australian Open.

Nole assente anche nei videogiochi

La telenovela, però, si arricchisce di un caso particolare legato ai videogiochi. Con il primo torneo del Grande Slam ormai alle porte, Big Ant Studios e Nacon hanno realizzato due titoli ufficiali dell’Australian Open. L'ultimo in ordine di tempo è stato AO Tennis 2, lanciato ormai due anni fa. Il gioco, ovviamente, sfrutta le licenze dell'Australian Open e dei suoi campi da gioco, oltre ad un roster di 26 tennisti.

Licenze troppo costose

Nonostante la presenza di Rafa Nadal e Ashleigh Barty, nel videogioco non c'è spazio per numerose superstar del circuito ATP e WTA. A partire da Roger Federer fino a Novak Djokovic. Tra il serio e il faceto, AO Tennis 2 (uscito nel gennaio 2020) non ha giocato d’anticipo. Semplicemente ha dovuto fare i conti con i diritti d'immagine di alcuni tennisti che sembrerebbero piuttosto costosi, come nel caso del numero uno del mondo. Resta, in ogni caso, un aneddoto simpatico da raccontare.


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