InFerno Saddy: "In questo split, nessuna botlane è da sottovalutare"

Gli InFerno si ripropongono l'obiettivo della top 4 in Italia, questa volta con una nuova rosa. Abbiamo intervistato Pierpaolo Oliva, noto come Saddy, l'ADC della squadra.
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La tua carriera parte negli iDomina, dove ti sei fatto un nome per il tuo stile eccessivamente aggressivo. E' ancora così?

Non proprio, in realtà con i Liquid Gaming al Torino Comics del 2016. Il team era composto da giocatori che però hanno deciso di non continuare nell’eSport, così ho cambiato squadra. Comunque sia mi sento ancora un player aggressivo, sicuramente: certo, sono più responsabile ora ma non voglio rinunciare alla parte di me molto aggressiva.

Contro ogni pronostico, lo scorso Split siete riusciti a piazzarvi top 4 sia in Lega Prima che al PG Nationals Predator. Ora che ci sono molte più squadre che sembrano essere competitive (Racoon, Cyberground, Team MOBA), pensate di riuscire ad ottenere gli stessi risultati?

Dipende da come ci alleniamo. Qualsiasi risultato è raggiungibile, dipende solo da quanto impariamo dagli allenamenti e come miglioriamo durante lo Split. Si potrebbe anche puntare alla top 2, se riusciamo ad imparare più in fretta dei Forge o degli OP.

Lo scorso Split abbiamo intervistato Creon, il quale mi ha parlato della vostra amicizia/rivalità. Aggiungiamo un po' di pepe: pensi che questo Split Creon sia senza una squadra perché non a livello o perché le squadre italiane non riconoscono il suo potenziale?

Sicuramente non merita di stare senza squadra. Non posso parlare male di Creon perché è molto bravo. Riguardo alle botlane dei nuovi team, sono state prese a pacchetti per massimizzare la sinergia, ad esempio Traitor e ShielD. Secondo me Creon ha preferito non accettare le proposte di squadre che non incontravano le sue aspettative.

Un altro grande nome che torna sul palco è Counter, insieme al Team MOBA. Secondo molti è il miglior ADC italiano di sempre, sei d'accordo?

Tra quelli che partecipano ora, può essere sicuramente ancora considerato il migliore italiano sotto tutti i fronti perché è un giocatore più completo: esperienza, meccaniche, mentalità, tutte cose che io o Traitor non abbiamo ancora, per esempio.

Cosa ne pensi invece di Gotrek, il loro sostituto ADC? Ha avuto un buono split nei 5Hydra per essere un principiante.

Mi è sembrato un giocatore non al top, soprattutto giocandoci contro non mi sono mai sentito sotto pressione. Però non mi piace la scelta che ha fatto di accettare l'offerta del Team MOBA, anzitutto perché essere un sostituto non ti può dare gli stessi valori che un titolare acquisisce, e poi perché difficilmente avrà margine di miglioramento con Counter come titolare. Se fossi stato in lui e avessi voluto migliorare, non avrei scelto il Team MOBA.

Gli InFerno hanno di recente aggiunto BloodyMark, support italo-cinese con esperienza nei Forge. Che potenziale ha la vostra botlane adesso e quale altra botlane vi spaventa di più?

Sicuramente nessuna botlane è da sottovalutare, penso che tutti possano performare ed essere forti, non sottovaluto nessuno. Per me tutte le botlane devono essere prese con lo stesso rispetto. Quando avevamo giocato nei Forge non avevamo sinergizzato benissimo, ma ora ci conosciamo meglio e questi problemi non ci sono più. Mi piace molto come gioca e come comunica, può portare molto al team e sono convinto che insieme potremo fare bene se correggiamo i rispettivi errori.

In questo MSI abbiamo visto forse il più grande ADC Show di sempre. Quale tra i sei ADC ti ha colpito di più e perchè?

Rekkles è stato un po' deludente, poteva performare meglio sicuramente. Doublelift si è mantenuto costante con il livello dello split, quindi non sono sorpreso. Uzi invece ha sorpreso tutti, siccome il campionato cinese lo seguono in pochi, e comunque ha giocato ad un livello ancora più alto del suo standard. Peccato per PraY, perché non è ancora riuscito a dimostrare quello di cui è capace. Betty mi sembra normale, ma il team dei Flash Wolves gioca molto bene e di conseguenza sembra più forte di quanto non sia.

Riguardo all’EU Master, conclusosi da poco: pensi che abbia avuto successo? Secondo te è un buon formato da affiancare ad un campionato con franchigia, come sarà l'EULCS dal 2019, per dare spazio ai giocatori emergenti di farsi notare?

Ho seguito principalmente i game degli Origen, Forgiven è il mio idolo e volevo seguirlo. Ho letto su Twitter che team come gli Origen non hanno potuto scrimmare con i team LCS, però è difficile trovare un’altra finestra di tempo in cui giocare il torneo. Ancora peggio per i giocatori italiani: il Play-In è iniziato 3 giorni dopo le finali di Lega Prima, i giocatori dei Forge non hanno performato al massimo perché erano stremati dal tour de force. Penso che in generale l'ecosistema delle Academy sia più utile perché quelle squadre possono anche scrimmare con i team principali.

Sono comunque contrario al franchising, perché i giocatori sono sempre gli stessi. Invece con un sistema di promotion/relegation le squadre più forti salgono e migliorano il livello del campionato. Ormai le squadre LCS vogliono vincere, non perdere tempo e risorse nell'investire su nuovi giocatori per farli crescere da zero. Trovare un nuovo Faker è molto raro e certe volte non vale la pena agli occhi degli investitori.

Ti ringraziamo per l’intervista, buona fortuna al PG Nationals Predator e forza InFerno!

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi


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