LEC 2019: il punto sulla stagione

Con la fine del campionato si aprono i playoff, ma cosa si può dire del regular Split?
LEC 2019: il punto sulla stagione
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Giunti a questo punto della Stagione, si può iniziare a fare un discorso generale su quanto si è visto durante la regular season. Come nello split passato, abbiamo avuto team che si sono distinti per gli ottimi risultati raggiunti e squadre che invece non sono passate inosservate per il motivo opposto.

Come tutti si aspettavano, dopo la vittoria dei Mid Season Invitational i G2 non hanno di certo deluso le aspettative, e si sono classificati primi alla fine della regular. Agli occhi di un appassionato si tratta certamente della squadra più bella da vedere perché fa divertire, e basta guardare la faccia di G2 Jankos durante ogni singolo match per accorgersene: tutti e 5 i membri ridono in continuazione, scherzano e giocano durante gli incontri, nonostante si trovino tutti sul più importante palcoscenico europeo e stiano affrontando i giocatori più forti del continente. Quale migliore ricetta per far divertire il pubblico che divertirsi in prima persona?

Questo aspetto è stato più volte esagerato in alcuni incontri: tanto per fare un esempio si pensi al pick di Garen top da parte di G2 Wunder soltanto perchè tra il pubblico c’era stata una ragazza con un cartello che recitava “Wunder pick Garen plz”. Goliardia a parte, però, è assolutamente evidente che a livello meccanico e di affiatamento si tratti della squadra migliore d’Europa, e probabilmente anche del mondo in questo momento. I mondiali stanno per cominciare e ce ne accorgeremo presto.

A seguire non si possono menzionare i Fnatic, che si sono difesi più che egregiamente e si sono fatti valere nonostante le numerose difficoltà incontrate nel corso della stagione, come la malattia di Rekkles, che ha costretto la formazione a introdurre MagiFelix in corsia centrale spostando temporaneamente Nemesis in bot lane.  Il gioco dimostrato dalla formazione di Bwipo & co. continua ad evolversi di incontro in incontro, e quest’anno bisogna assolutamente fare i complimenti a Broxah, che ha saputo riprendersi da un momento particolarmente negativo, ed è riuscito a farlo nel migliore dei modi possibili. Spesso il suo famoso Lee Sin non è stato bannato in fase di Draft, e per il jungler dei Fnatic è cominciata la festa: con i suoi gank estremamente aggressivi è stato sempre capace di portare in vantaggio i membri più importanti del suo team, in modo da assicurarsi la vittoria. Meglio dell’anno scorso anche Nemesis, che ha finalmente dimostrato di cominciare a meritare il titolo di successore di Caps.

Per quanto riguarda invece Splyce e Schalke, non ci sono state grosse novità rispetto all’anno scorso: sono entrambe squadre ottime, che riescono a portare sempre a casa dei buoni risultati, ma gli manca qualcosa per poter competere e mettere in difficoltà team come i suddetti G2 e Fnatic. Resta comunque da ricordare l’ottima prestazione dei ragazzi dello Schalke 04 ai recenti Rift Rivals, torneo in cui questi ultimi sono riusciti a sconfiggere praticamente tutti i team americani, anche quelli che giocavano per qualcosa in più di semplice divertimento. Ad ogni modo, entrambe le squadre sono riuscite ad assicurarsi un posto ai playoff, e i ragazzi del team tedesco sono riusciti ad eliminare addirittura i Vitality, su cui a breve torneremo.

Abbiamo parlato di team che si sono distinti positivamente e di squadre che hanno dimostrato di aver perso lo smalto: ebbene, in quinta e in sesta posizione troviamo rispettivamente i Rogue e i Vitality, i primi autori di un campionato a dir poco meraviglioso (se consideriamo quello dello scorso Split) e i secondi di un torneo per il quale utilizzare il termine “disastroso” sarebbe un eufemismo in tutto e per tutto, ma procediamo con ordine.

Per quanto riguarda i Rogue, i numerosi cambi di formazione sembrano aver dato ai ragazzi lo slancio necessario per partire in quarta fin dall’inizio del torneo, e di riuscire poi a mantenere il ritmo praticamente fino alla fine. Se consideriamo che in primavera si erano piazzati ultimi con pochissime vittorie, un quinto posto e l’accesso ai playoff in estate rappresentano sicuramente un ottimo traguardo, che ci fa sperare di trovare una squadra competitiva anche tra qualche mese, quando riprenderanno i campionati dopo il mondiale.

Discorso diametralmente opposto vale per i Vitality, che fin dall’inizio dello Split avevano dimostrato di essere in estrema difficoltà, riproponendo sempre le stesse tattiche e selezionando sempre gli stessi campioni dei tornei precedenti. Non è difficile intuire che il resto delle squadre, vedendo che comunque il gioco era sempre lo stesso, si siano date da fare per trovare un metodo efficace per contrastarlo, in questo caso riuscendoci. Trattandosi della squadra in cui ormai da un paio d’anni milita il nostro Jiizuke, non possiamo nascondere il dispiacere che questi risultati ci abbiano procurato, specialmente alla luce della recentissima sconfitta ai playoff contro i ragazzi dello Schalke. Molti hanno dato la colpa a Yamatocannon, eclettico e storico coach della formazione francese, ed è innegabile che molte delle scelte che hanno portato a questo esito siano state prese proprio da lui, ma non ci si può nascondere dietro a un dito e far finta che VIT Mowgli su tutti abbia giocato bene.

Per quanto riguarda le squadre dalla settima alla decima posizione, c’è poco da dire: si tratta, nell’ordine, di SK Gaming, Origen, Misfits ed Excel, che non sono riuscite a dimostrarsi all’altezza della maggior parte delle altre formazioni di questo Split, ma non si può non soffermarsi su un team in particolare, gli Origen. Dopo uno Split primaverile tutt’altro che deludente, un’ottava posizione in estate era totalmente inaspettata, e non si può far altro che sperare che questi ragazzi possano ritrovare la tranquillità e la lucidità necessarie per tornare a competere per le prime posizioni della classifica.

Insomma, si è trattato sicuramente di un’estate calda e interessante anche dal punto di vista esportivo, e specialmente alcuni team sono stati in grado di farci divertire ed emozionare. Adesso tocca ai playoff e poi niente meno che ai mondiali, che quest’anno, lo ricordiamo, avremo l’onore di ospitare proprio qui in Europa.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi


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