F1, Processo Monaco: Pm dubitano di Ecclestone

Il boss del circus in aula a Monaco per il processo per corruzione
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MONACO - Non è certo che il patron della Fomula 1, Bernie Ecclestone, sia stato minacciato da Gerhard Gribkowsky, il banchiere a cui versò 44 milioni di dollari, circostanza per la quale è accusato di corruzione. Il boss del circus ha sempre sostenuto di essere stato ricattato ma due testimoni hanno detto, in aula nella seconda giornata processo in corso a Monaco di Baviera, di non credergli. Si tratta di due pm che hanno seguito il procedimento fino ad essere sostituiti per aver preso altri incarichi.

RICATTO NON DIMOSTRABILE - «Non è dimostrabile, in nessun arco di tempo, come questi ricatti si sarebbero manifestati», ha detto uno dei due pubblici ministeri, Martin Bauer. Accusato di corruzione e istigazione alla frode, l'83enne britannico ha versato 44 milioni di dollari a Gribkowsky, manager della banca regionale di Monaco, in cambio della cessione delle partecipazioni in F1 della banca ad un fondo d'investimento di cui era direttore lo stesso Ecclestone. Il numero uno della F1 ha seguito in aula con grandissima attenzione l'interprete, affiancato da sua moglie, apparendo piuttosto provato. Gribkowsky, condannato nel 2011 a 8 anni di carcere proprio per il denaro versato da Ecclestone, è atteso in aula il prossimo 9 maggio per essere ascoltato la prima volta in questo processo.


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