F1 Mercedes: niente ordini, più agonismo

Secondo Paddy Lowe, capo del team tecnico della scuderia, la competizione tra Rosberg e Hamilton è positiva
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BRACKLEY - «Devi correre e devi farlo per vincere: è quello che si fa in Formula Uno, è quello che è naturale fare». Una spiegazione semplice e concisa che Paddy Lowe, capo del team tecnico della Mercedes, fornisce ad Autosport per spiegare l’assenza di ordini di scuderia ai propri piloti. Una decisione che ha avuto dei risvolti critici, con Rosberg e Hamilton che in alcune occasioni hanno agito da rivali più che da compagni di squadra, ma che comunque non impedisce alla Mercedes di essere in testa al campionato costruttori e ai due di lottare testa a testa per il titolo mondiale.

PRESI PER PAZZI - «A inizio stagione la gente ci prendeva per pazi per questa decisione. Ma l’idea di dare ordini di scuderia nasce da un’era che non esiste più, da quando c’era Schumacher alla Ferrari, nel 2000, che aveva uno status assoluto di numero uno nella squadra - ha detto ancora Lowe - prima di quel periodo era tutto diverso». Proprio di recente Lowe ha confermato come la rivalità fra i piloti del team possa essere una delle molle che li sta spingendo così in alto, giudicando il loro lavoro incredibile.


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