F1, Pirelli: gomme medium e soft per Gp Usa

La pista ha ormai tre anni, per cui dovrebbe offrire teoricamente una maggiore aderenza rispetto agli anni precedenti
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MILANO - Per la prima volta, Pirelli ha deciso di portare ad Austin le mescole medie e morbide (negli anni scorsi aveva portato mescole hard e medie): questa scelta versatile per il 2014 mira a far fronte alle diverse richieste della pista, caratterizzata da tre lunghi rettilinei e da numerose curve tecniche, spiegano dall'azienda. Con le sue 20 curve e diverse variazioni altimetriche, Austin è un tracciato davvero impegnativo: si pensi, ad esempio, alla staccata in salita dopo lo start che rende difficile trovare il giusto punto di frenata. Questi elementi lo rendono un circuito davvero emozionante, amato sia dai piloti sia dagli spettatori. Dopo gli Stati Uniti le squadre si sposteranno direttamente in Brasile per gareggiare il 9 novembre a Interlagos, circuito per il quale è stata fatta la stessa scelta di mescole: media e soft.

MAGGIORE ADERENZA - «L'America è un mercato chiave per Pirelli. Quindi siamo davvero felici di tornare a Austin che, oltre ad essere una grande città, è anche un posto fantastico per gareggiare», spiega Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli. «La pista ha ormai tre anni, per cui dovrebbe offrire teoricamente una maggiore aderenza rispetto agli anni precedenti. Con le gomme medie e soft ci aspettiamo due soste, ma dovremo aspettare le prove libere per confermare le nostre previsioni - prosegue Hembery- Molto dipenderà dalle condizioni atmosferiche. Anche se la gara si svolge nel mese di novembre, sono attese condizioni calde ma variabili: il degrado termico sarà, quindi, un fattore importante. Quanto questo influenzerà il degrado generale e l'usura, e quindi la strategia di gara, alla luce anche della nuova generazione di vetture di quest'anno, lo scopriremo solo lì». «Negli anni scorsi si è rivelata sempre vincente una strategia ad una sosta, anche perché la gara arriva relativamente tardi nella stagione, quando ormai la maggior parte delle squadre ha capito come ottenere il massimo dalle gomme», conclude il direttore Motorsport Pirelli.


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