F.1, Manor non vuole i soldi degli investitori!

Rottura insanabile tra i capi della squadra e il proprietario, riottoso sui piani di potenziamento. Via il team principal, l’ad e il prezioso tecnico Bell (ex Mercedes)
F.1, Manor non vuole i soldi degli investitori!
Fulvio Solms
2 min

Altro che salto di qualità per il Team Manor: a saltare è stato il vertice della squadra! Abituata a essere sempre agli ultimi posti negli ordini d’arrivo, la Manor rinata dalle ceneri della Marussia grazie al nono posto del povero Jules Bianchi nel GP Monaco 2014, perderà in un sol colpo alla fine dell’anno il team principal John Booth, l’amministratore delegato Graeme Lowdon e il prezioso consulente tecnico Bob Bell, fino a metà dello scorso anno dt della super Mercedes. Tutti dimissionari.

 

Cosa ha determinato la decapitazione? La totale mancanza di vedute tra i due dirigenti - già dai tempi della Marussia impegnati prima sulla sopravvivenza e poi sul potenziamento della squadra - e il nuovo proprietario Stephen Fitzpatrick, 37enne manager inglese con i capelli da mohicano attivo nel business dell’energia. Fitzpatrick è entrato in Formula 1 investendo sulla Manor 30 milioni di sterline (42 milioni di euro), dopo aver messo a segno un affare da 100 milioni di sterline (140 milioni di euro).

 

Pare che il vertice gestionale abbia trovato finanziatori in grado di garantire un salto di qualità alla squadra (che nel 2016 passerà dalla power unit Ferrari a quelle Mercedes), mentre il proprietario si sarebbe messo di traverso, conscio del fatto che competitività e investimenti vadano di pari passo con i rischi, in Formula 1 più che altrove.

 

Insomma ha frenato chi avrebbe dovuto accelerare. Non è escluso che nella vicenda ci sia lo zampino di Bernie Ecclestone che con la coppia Lowdon-Graeme non avrebbe mai legato, ritenendo i due non sufficientemente spregiudicati per muoversi in Formula 1. La fama che circonda Lowdon e Graeme è di essere due ottime persone, il che in determinati ambienti può essere ritenuto imperdonabile.


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