F.1, Monza vuole le moto ed Ecclestone guarda a Imola

Situazione paradossale: la Sias che gestisce l'Autodromo non ha liquidità ma progetta di cambiare il tracciato per ospitare la Superbike. Aci, trattativa delicatissima
F.1, Monza vuole le moto ed Ecclestone guarda a Imola© Reuters
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Monza continua a desiderare sopra ogni altra cosa un evento del Mondiale Superbike e il presidente della Sias che gestisce l’Autodromo Nazionale, Andrea Dell’Orto, è probabilmente convinto che l’impianto possa sopravvivere facendo a meno della Formula 1. Un teorema incomprensibile perché comporterebbe la cancellazione di una pagina di storia, e paradossale perché la Sias non ha liquidità per partecipare economicamente al rinnovo del contratto con la Formula 1 (dal 2017, mentre quest’anno l’evento è comunque ancora in calendario).

 

In effetti, la ricerca della moto (con tanto di progetto per la variazione del tracciato) a scapito delle negoziazioni tra il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani e Bernie Ecclestone sta spingendo l’organizzatore del Mondiale a valutare altre strade, la prima delle quali sarebbe un accordo con Imola. Ciò che salverebbe comunque il GP italiano ma farebbe perdere all’impianto brianzolo e alla Lombardia un formidabile evento, certamente il più importante della sua stagione.

 

L’ipotesi Imola comporterebbe addirittura un vantaggio economico per l’Aci, perché la società Formula Imola oggi può spendere un gettone da 10 milioni di euro, che Sias non ha e che corrispondono circa alla metà della cifra annua richiesta da Ecclestone per garantire l’evento. Non si può escludere che Dell’Orto si dimetta, consentendo uno sblocco della trattativa e il mantenimento del GP d’Italia nella sua storica sede. 


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