© lapresseHOCKENHEIM - «La strategia è stata fondamentale. Nei primi giri a pieno carico di carburante abbiamo registrato un degrado termico più alto del previsto e questo ha indotto molti a puntare su una strategia di tre soste che, come previsto, sulla carta era la più veloce. È stato molto importante monitorare consumo e degrado ed essere rapidi nelle scelte, per adattare la strategia di gara alle circostanze mutevoli». Così il direttore del Motorsport Pirelli, Paul Hembery al termine del Gp di Germania vinto da Lewis Hamilton.
ASFALTO VECCHIO - Il circuito di Hockenheim, spiegano ancora dalla Pirelli nel comunicato post-gara, è rimasto in gran parte invariato rispetto all'ultima visita della Formula 1 nel 2014, con asfalto piuttosto vecchio e irregolare, che ha messo alla prova gli pneumatici. Di conseguenza, diversi piloti hanno adattato le loro strategie passando da due a tre soste, per essere certi di avere il passo necessario, mentre il miglior piazzamento su due soste è stato quello del pilota della Williams, Valtteri Bottas, che ha centrato il settimo posto.
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