Leclerc contesta la Ferrari: "Mi avete tolto la vittoria"

Il francese chiede spiegazioni e si lamenta: "Non ho fatto stupidaggini ma non ho capito alcune cose"
Leclerc contesta la Ferrari: "Mi avete tolto la vittoria"© Getty Images
Fulvio Solms
3 min

Lo sceriffo Binotto non ha troppa voglia di vivere nel Far West, però gli tocca. Preso in mezzo tra due dalla pistola facile, finora li ha tenuti buoni facendo valere la sua autorità. Da brividi. Il suo problema è gestire uno che ha vinto quattro titoli del mondo e un altro che sente di poterne ottenere anche di più. Ed è per il tutto e subito. Ma lo sceriffo fa l’interesse della contea, non di uno tra i contendenti, sicché tronca e sopisce, ammonisce e corregge. Salva il soldato Vettel com’è giusto per la Ferrari, visto che si tratta del suo dipendente più pagato (oddio, il secondo, anzi no, forse il terzo). Il campione è incappato in un giovane fenomeno. Di Leclerc parliamo, che dopo aver vinto Spa e Monza, ha fatto una fatica boia per digrignare un sorriso sul podio, ciò che peraltro Binotto gli aveva delicatamente imposto via radio.

Leclerc, alta tensione con Vettel

In realtà l’intera gara tra i ferraristi è stata ad alta tensione, almeno dopo i due pit stop, visto che prima il ritmo sembrava dettato dalla Ninna Nanna di Brahms. Succede che Vettel (terzo dietro Leclerc e Hamilton) viene richiamato ai box per primo: deve tentare l’undercut per ritrovarsi davanti a Lewis, e poi c’è il vantaggio di capire, a vantaggio di Leclerc, quanto sia rapida la Ferrari con le Pirelli dure. Lo è. Al giro dopo tocca a Charles, che rientra però dietro a Seb. Apriti cielo. Da quel momento è stata tutta una lamentela. «Per essere onesto con voi non capisco la manovra, ma ne discuteremo dopo - ha soffiato Charles via radio - Immaginate come possa sentirmi in questo momento». A entrambi sono state rinnovate le raccomandazioni di non rischiare: Seb e Raikkonen rovinarono uno contro l’altro partendo dalla prima fila proprio a Singapore due anni fa, non venti. Tensione anche più alta - una situazione in cui Charles col suo autocontrollo si sente più forte di Seb - dopo la seconda delle tre safety car. Leclerc a muretto: «Voglio tutto, anche potenza di motore». Muretto a Leclerc: «Charles abbiamo bisogno di avere le vetture al traguardo, gestire le power unit e arrivare in fondo!». Cedono le resistenze: «Sì, non farò stupidaggini, non è il mio obiettivo. Voglio la doppietta, ma penso non sia corretto (ciò che è successo al pit stop, ndr). Comunque non cambierà, non sarò stupido». Sicché ha chiuso secondo col broncio.

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