Verstappen: "Hamilton non è Dio, si può battere"

Il pilota olandese, ospite a un evento Red Bull, lancia la sfida al sei volte iridato affermando di avere le carte in regola per centrare il titolo mondiale
Verstappen: "Hamilton non è Dio, si può battere"© AP
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ROMA – Max Verstappen è così, prendere o lasciare. Aggressivo dentro e fuori la pista. Il fenomeno olandese della Red Bull, nonostante la giovanissima età, compirà 23 anni a settembre, lancia il guanto di sfida al sei volte campione del mondo Lewis Hamilton: “È chiaro che in Formula 1 molto dipende dalla vettura che uno ha a disposizione. Lewis Hamilton è un pilota molto forte, uno dei migliori, però non è Dio e io posso batterlo. Forse Dio è con lui, ma lui non è Dio”. Come sempre poco incline alla diplomazia, l'olandese Max Verstappen parla del Mondiale di F1 2020 a un evento organizzato dalla Red Bull, suo sponsor personale oltre che proprietaria della scuderia per la quale ha rinnovato fino al 2023.

 Pressione su Lewis

Il pilota nativo di Hasselt, tre vittorie nel Mondiale della scorsa stagione e terzo posto nella classifica finale iridata dei piloti, quest'anno punta a fare meglio e a sfidare Hamilton per la corona: “Noi vogliamo sfidare la Mercedes - dice l'olandese - e ritengo che questa volta ci siano le possibilità di farlo. Non vedo l'ora di cominciare, vedo tutti molto motivati e concentrati all’interno del team. Nel 2019 abbiamo chiuso bene: non ci resta che continuare così”. Anche perché, secondo Verstappen, un modo per battere Hamilton c'è: “Lui è vulnerabile nel caso sia messo costantemente sotto pressione - spiega -, altrimenti può anche guidare non al 100%, senza commettere errori. Noi quest'anno vogliamo migliorare ancora: vedremo cosa accadrà”.


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