F1 Renault, Alonso: "Condivido le idee con la squadra"

Il pilota spagnolo, pronto a rientrare nel circus, afferma di essere in contatto diretto e costante con i membri del team transalpino
F1 Renault, Alonso: "Condivido le idee con la squadra"© Getty Images
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MADRID - "Pazzo? No, mi sento coinvolto. Ho delle idee e le condivido". L’entusiasmo di Fernando Alonso è sempre lo stesso e traspare la sua voglia di rientrare, tra pochi mesi, al volante di una monoposto di Formula 1.

Voglia di vincere

Il due volte campione del mondo rientrerà nel Circus con la Renault, che dal 2021 si chiamerà Alpine, ed è in costante contatto con il team francese: “A volte sono anche loro a chiamarmi” racconta a 'L'Equipe'. “Ho avuto l’opportunità di guidare la macchina di Esteban (Ocon) e Daniel (Ricciardo) e do la mia opinione". Alonso sa bene che però il lavoro con il simulatore non basta: "Il mio collo non è ancora pronto, ho lavorato molto di banda elastica ma niente sostituisce la macchina e ho bisogno di chilometri. Per questo andremo in Bahrain, più guidi una F1 meglio stai. Se ho bisogno di tanta preparazione pur avendo 20 anni di esperienza alle spalle? Se voglio vincere sì".

Il pilota di Oviedo vuole tornare per essere protagonista evitando ciò che accadde a Schumacher con la Mercedes: "Michael ha avuto grandi macchine durante la carriera e quando è tornato quella Mercedes era 'normale', per cui tutti sono rimasti delusi. Nel mio caso potrebbe succedere il contrario, ho avuto macchine inferiori negli ultimi cinque anni della mia carriera e chissà che ora non possa sorprendere la gente".

Alonso non appare spaventato dalla possibile concorrenza interna di Ocon anche se "ha molto talento, ha battuto Verstappen e Leclerc nelle altre categorie e ha fatto esperienza in Mercedes". Infine una considerazione su Hamilton e Schumacher: "Sono due grandi campioni, non si vincono per caso sette titoli mondiali. Hanno avuto anche macchine dominanti, in Formula Uno succede, e non hanno commesso mai errori anche se pure loro hanno dei punti deboli: in Michael li abbiamo visti quando è tornato dopo il ritiro, in Lewis nel confronto con Rosberg, ma sono state delle eccezioni" conclude Alonso.


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