F1 Haas, Mick Schumacher: "Raggiunto obiettivo che avevo da bambino"

Il figlio di Michael racconta tutte le proprie emozioni dopo che è arrivata l'ufficialità del suo ingaggio nel Circus
F1 Haas, Mick Schumacher: "Raggiunto obiettivo che avevo da bambino"© EPA
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SAKHIR - "Sono molto eccitato ovviamente, per me è un sogno che si avvera. E' qualcosa che inseguivo da quando avevo 5 anni, da tutta l'infanzia. Adesso che è finalmente arrivato questo giorno è davvero travolgente”. Mick Schumacher, a 24 ore dall’annuncio ufficiale che lo vedrà al via il prossimo anno nel Mondiale di Formula 1, non nasconde la propria emozione.

Ora bisogna guidare

Il figlio del sette volte campione del mondo Michael affiancherà Nikita Mazepin: “L'ho saputo non molto prima di quando poi lo ha appreso la maggior parte delle persone. Ho ricevuto la chiamata dal team e ho avuto la conferma. E' semplicemente fantastico", le parole di Mick a Sky Sport. "E' sempre stato parte di me, è sempre il mio grande obiettivo arrivare in F1. Adesso so che ho raggiunto una parte di questo obiettivo ovviamente adesso c’è la seconda parte: devo guidare".

Il pilota tedesco tenta di tracciare un percorso della sua giovanissima carriera: "E' sempre difficile per me parlare di me stesso. Vengo dalla Germania, ho iniziato guidando i kart e come tutti i ragazzi ho fatto la trafila nelle categorie junior. Ho corso due anni in F4 e poi per due anni in Formula 3 con un discreto successo, ora sono qui in Formula 2 e sono pure in testa al campionato. Direi che sono davvero felice e molto orgoglioso di trovarmi qui in questa posizione".

Pilota strategico

Schumi jr prova a descrivere le sue qualità da pilota. "Mi definirei molto strategico. Mi piace pensare quale potrebbe essere la mia prossima mossa, se ha senso per me, se correre il rischio, se mi dico che ne vale la pena provo a farlo. Mi piace pensare che mentre sto guidando decido di conseguenza le mie mosse". Il giovane tedesco questo fine settimana potrebbe diventare campione del mondo di Formula 2: "La categoria e il mio team Prema, mi hanno insegnato molto. Siamo stati tra i piloti più costanti per tutto l'anno. Penso che questo ci abbia portato in questa posizione di leadership del campionato con la possibilità di vincere il titolo. Sono molto contento della posizione in cui mi trovo e mi aspetto grandi cose per il prossimo anno" continua Mick.

Un campionato da portare a termine cercando un titolo per poi lanciarsi in Formula 1: "Sono un po' spaventato ovviamente, ma non vedo l'ora che inizino le gare. In parecchi tracciati non ho mai girato come per esempio a Melbourne, che sarà il primo Gran Premio. C’è Suzuka che è una pista molto spettacolare disegnata per esaltare l'aerodinamica e la resistenza delle monoposto moderne. Sono felice che stia per accadere".

Nome importante

Naturalmente c’è grande fierezza nel riportare il nome Schumacher nel mondo della F.1: "Sono molto orgoglioso di guidare con il mio cognome e avere la bandiera tedesca sulla mia macchina. Ho la possibilità di ricambiare l'affetto dei tifosi tedeschi. Il numero che ho scelto è il 47 perché unisce il 4 e il 7, due numeri speciali per me. Alcuni tifosi hanno fatto l'associazione pensando che il 7 sia per Michael, per i suoi 7 titoli. È un pensiero molto bello, in parte anche vero".

Mick chiude parlando dell’imminente futuro che lo atte: "Sono felice di essere qui, devo pensare a fare del mio meglio. Posso lavorare con la squadra il più vicino possibile. Sono sicuro che posso solo trarre beneficio da loro che hanno tanta storia alle spalle, tanta esperienza. Spero di lavorare davvero a stretto contatto con il team, sarà di sicuro una piccola famiglia nel campionato".

 


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