© Getty Images for FIAROMA - "Sono stato con la McLaren da quando avevo 13 anni, quindi era la mia famiglia e all’interno di quel box mi sentivo al sicuro". Così Lewis Hamilton inizia a raccontare il processo che lo ha portato dopo il 2012 a lasciare la McLaren per diventare un pilota Mercedes. "Però ho realizzato che la scuderia di Woking faceva già parte della storia della F1, con una bacheca e un palmarès invidiabili e tantissimi piloti pluri-campioni del mondo che avevano guidato per la McLaren. Cambiando team, avrei potuto essere parte di un percorso di crescita nel quale avrei recitato un ruolo importante. Così ho deciso di accettare questa sfida, scegliere una scuderia in quel momento non di successo per aiutarla a diventare un top-team”, ha spiegato il sette volte campione del mondo in un’intervista rilasciata a Crowdstrike, sponsor Mercedes.
I ringraziamenti
Il 2021 potrebbe essere l’anno del sorpasso su Michael Schumacher, un risultato che porrebbe Hamilton in testa da solo nella classifica dei pluri-iridati in Formula 1. Uno scenario che non sarebbe stato possibile realizzare se l’inglese non avesse lasciato la McLaren nel 2012. "Potevo restare, potevo non rischiare, ma se non l’avessi fatto probabilmente avrei soltanto un titolo in bacheca dopo 14 anni in F1. Devo ringraziare persone come Niki Lauda e Ross Brawn che hanno creduto in me" ha concluso Hamilton.