F1, Hamilton e la mancata penalità a Imola. Masi: "Retromarcia consentita"

Il direttore di gara, Michael Masi, spiega i motivi per i quali il campione del mondo in carica non è stato penalizzato dopo la retromarcia per rientrare in pista
F1, Hamilton e la mancata penalità a Imola. Masi: "Retromarcia consentita"© ANSA
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ROMA - La gara di Imola, per Lewis Hamilton, ha rappresentato croce e delizia. La grande rimonta del campione del mondo, che lo ha portato a chiudere al 2° posto dietro a Max Verstappen, è stata causata infatti da un lungo in fase di doppiaggio che lo ha visto finire nella ghiaia e inserire la retromarcia per tornare in pista. Una manovra che ha scatenato polemiche proprio per l'inserimento della retro, cosa assolutamente non permessa dal regolamento della Formula 1 ma solo in pit-lane, come spiegato dal direttore di gara Michael Masi: "Utilizzare la retromarcia nelle condizioni in cui sia sicuro farlo è consentito. È necessario rivedere l’insieme completo delle circostanze che ruotano intorno all’episodio, ma in quella particolare circostanza non ho preso in considerazione la possibilità di segnalarlo ai commissari", ha chiarito ai microfoni di RacingNews365.

Perché Hamilton non è stato penalizzato

La manovra del campione del mondo, grazie alla quale è riuscito a tornare in pista senza perdere ulteriori preziosi secondi, non è quindi contraria a quanto stabilisce il regolamento, motivo per il quale Hamilton ha evitato una penalità che lo avrebbe spinto ancora più in basso in classifica. Un motivo in più, come sottolineato da Masi, è rappresentato dal fatto che la squadra, dal box, ha aggiornato costantemente l'inglese sui piloti che sopraggiungevano alle sue spalle permettendo al campione del mondo di operare in totale sicurezza rendendo così la manovra non pericolosa. 


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