ROMA - A 27 anni, Nyck De Vries si appresta a diventare uno dei debuttanti più "anziani" dell'era recente della F1. Un percorso, il suo, partito da lontano, e che ad un certo punto aveva anche raggiunto quello che sembrava un punto morto, ovvero dopo essere stato scaricato dalla McLaren. Da lì, infatti, è passato alla Mercedes come pilota di riserva nel Circus, a cui si è aggiunto il posto in Formula E. Ma proprio quando le speranze cominciavano a scemare, nella scorsa stagione ecco la grande possibilità: De Vries viene chiamato a sostituire Albon in Williams, e stupisce tutti chiudendo al nono posto a Monza. Un risultato che, con un successivo domino, gli ha liberato un posto in AlphaTauri per il 2023. Negli anni bui, e qui entra in gioco la disputa legale, come riporta il portale FD, un agente immobiliare, Jeroen Schothorst, decise di puntare sul talento olandese con una sponsorizzazione da 250.000 euro, al tasso di interesse del 3% per ogni anno successivo e inoltre con una clausola che prevedeva il versamento di metà stipendio nel caso in cui De Vries fosse riuscito ad arrivare in F1 entro il 2022. E qui nasce l'equivoco, perché il pilota ha pagato già 190.000 euro di interessi, senza andare oltre, ritenendo di non aver avuto un contratto per il 2022.

La posizione di Schothorst
Schothorst si è quindi mosso per vederci chiaro, spiegando che de Vries non ha fornito le informazioni richieste sui suoi guadagni e sui contratti stipulati durante il periodo del prestito, chidedendo che ora gli vengano resi, compresi quelli relativi al suo contratto con AlphaTauri in F1. "Ritengo fantastico che Nyck sia diventato un pilota di Formula 1 di successo e che ci saranno due piloti olandesi al via del Gran Premio d'Olanda in agosto. Abbiamo investito nella carriera di De Vries in un momento cruciale e quando nessun altro voleva più farlo. Ora abbiamo opinioni diverse sull'interpretazione dell'accordo che abbiamo stipulato all'epoca", ha spiegato l'imprenditore ai media olandesi.