F1 Crashgate 2008, Piquet: "Non volevamo ostacolare Massa"

Il brasiliano, allora pilota della Renault, torna sull'episodio di Singapore che ha allontanato il mondiale dal ferrarista
F1 Crashgate 2008, Piquet: "Non volevamo ostacolare Massa"© Getty Images
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ROMA - "Mi hanno messo moltissima pressione addosso, non avevo via d'uscita. Molte persone mi chiedono se lo rifarei, e ovviamente la risposta è no, ma a quell'età, con tutta la pressione e il bullismo a cui sono stato sottoposto, con tutti mi dicevano che era la mia ultima chance, e senza nessuno al mio fianco... è stata dura". Così Nelson Piquet Jr., intervenuto nel podcast Pelas Pistas, ha raccontato i giorni a ridosso di quello che passerà alla storia come Crashgate, che nel 2008 ha segnato la storia recente della Formula 1. Fu proprio il pilota brasiliano, al tempo alla Renault, a rivelare tutto, una volta lasciato il team: "Sono rimasto nel 2009, ma dopo hanno strappato il contratto chiamando Grosjean. Gli avevo detto che non potevano farlo, ma a loro non importava, mi hanno trattato come una cane. È a quel punto che ho deciso di svelare tutto, visto che mi trattavano come spazzatura"

Piquet: "Non volevamo ostacolare Massa"

"Ovviamente speravo che andasse diversamente, non volevo colpire una persona nello specifico - ha aggiunto Piquet -. Era un ordine di squadra per favorire un compagno, non per ostacolare Massa. Non sapevamo come sarebbe andata, e Felipe avrebbe comunque potuto vincere, se il pit stop non fosse andato male". Infatti, con tutto il caos che ha fatto seguito all'incidente, a uscirne oltremodo penalizzato è stato Felipe Massa, incappato nello sciagurato pit stop in cui è rimasto incastrato il bocchettone della benzina.


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