Red Bull, Horner: "Non avevo molto talento, continuare a correre era rischioso"

Il team principal racconta il proprio passato da pilota
Red Bull, Horner: "Non avevo molto talento, continuare a correre era rischioso"© Getty Images
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ROMA - Christian Horner è una delle personalità più riconosciute e riconoscibili dell'intero mondo della Formula 1, in quanto è a capo della Red Bull come team principal da ben 18 anni, dal lontano 2005. Un arco di tempo che lo ha visto vincere sei titoli piloti (quattro con Sebastian Vettel e, per ora, due con Max Verstappen) e cinque titoli costruttori, senza contare che con tutta probabilità aggiungerà un titolo in entrambe le categorie alla fine del 2023. Una carriera da manager cominciata con il team Arden, da lui creato quando ancora era un pilota. Sì, perché fino ai primi anni 2000, Horner passava il suo tempo non solo ai box, ma anche in pista. E proprio di questo ha parlato in una recente intervista al Financial Times

Horner, l'intervista al Financial Times

"Una volta arrivato fino alla Formula 2 britannica, ho realizzato che più vai avanti e più ti accorgi del rischio connesso. A volte è difficile avere la capacità di scollegare il cuore dalla mente, e non ero pronto per assumermi quel rischio, anche perché non avevo il talento necessario per farlo - ha spiegato il manager britannico -. È subentrato una sorta di meccanismo di protezione che è subentrato, dicendomi 'sarebbe stupido', per cui in quel momento ho capito che era arrivato il momento di fermarmi"


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