Caos Horner, presto nuovi documenti shock. Furia F1, c'è un cavillo che potrebbe cambiare tutto!

L'indiscrezione avrebbe scatenato la dura reazione dei vertici della Formula Uno. Colloquio in Bahrain tra Honer, Domenicali e Sulayem
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Non basta al team principal della Red Bull Chris Horner essere stato scagionato da tutte le accuse. Il motivo è semplice e molto delicato: c'è il serio rischio che vedano la luce altri documenti compromettenti. Una possibile pubblicazione nelle prossime ore/giorni che avrebbe un effetto dirompente sulla già complicata situazione del massimo dirigente della Red Bull. L'indiscrezione avrebbe mandato su tutte le furie i vertici della Formula Uno e quindi sembra proprio che il team principal rischi una nuova indagine.

Domenicali e Horner, colloquio privato già in Bahrain

Stefano Domenicali, CEO Formula 1 e Ben Sulayem, CEO FIA, hanno già avuto un colloquio privato proprio qui in Bahrain con Horner per avere la sua versione dei fatti e studiare eventuali prossime mosse. Non si escludono decisioni clamorose.

Il codice sportivo della FIA che potrebbe inchiodare Horner

Esistono due articoli specifici relativi a possibili infrazioni comportamentali che vengono riconosciute come una “violazione del regolamento” e che potrebbero complicare ancora di più la situazione di Horner. Innanzitutto l’articolo 12.2.1.c, il quale punisce “qualsiasi condotta fraudolenta o qualsiasi atto che pregiudichi gli interessi di una competizione o gli interessi dello sport automobilistico in generale“. Successivamente c’è anche l’articolo 12.2.1.f che mette nel mirino “qualsiasi parola, atto o scritto che abbia causato danni morali o perdite alla FIA, ai suoi organi, ai suoi membri o ai suoi dirigenti, e più in generale all’interesse dello sport automobilistico e ai valori difesi dalla FIA“.

Il caso dell'email anonima

La FIA in questo caso potrebbe ritenere che la sua reputazione, in quanto organo di governo mondiale del motorsport, sia stata danneggiata dalla vicenda che riguarda Horner, in particolare perché il presidente Mohammed Ben Sulayem e altri membri della FIA sono stati inclusi tra i destinatari dell’e-mail anonima. Intanto la stessa e-mail è al vaglio degli specialisti della federazione, nel tentativo di risalire al mittente e di appurare la veridicità delle informazioni riportate.


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