Formula 1, Sainz all’Audi e Antonelli in Mercedes: lo scenario

Il ferrarista non aspetta la Red Bull e trova l’accordo con i Quattro Anelli. La Stella fa di Kimi il nuovo Verstappen
Fulvio Solms
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La decisione è stata presa e la Mercedes farà esordire Andrea Kimi Antonelli nella prossima stagione, secondo quanto abbiamo appreso da fonte autorevole nel paddock di Imola. Niente attese, niente tentennamenti, niente gradualità del debutto soft con la Williams: il giovane bolognese salirà sulla Mercedes lasciata libera da Sua Maestà Lewis Hamilton, che passerà in Ferrari. Ovviamente ciò avverrà se non si frapporranno imprevisti nel percorso di crescita, sul quale Toto Wolff sta pesantemente investendo con sessioni di prove su vetture vecchie di due anni o più, come regolamento consente. Non viene data alcuna importanza al fatto che, saltata una categoria quest’anno (da Formula Regional direttamente in Formula 2, senza passare dalla Formula 3), il ragazzo occupi solo il sesto posto in classifica: il Prema Powerteam sta trovando delle difficoltà nell’interpretazione dei nuovi telai Dallara e l’altro pilota Oliver Bearman, allievo ferrarista già promesso alla Haas, a parità di vettura è ventesimo. 

I pareri e gli elogi su Antonelli

Elogi dal d.t. «I nostri ingegneri hanno riferito di un’ottima interazione con Antonelli – ha dichiarato venerdì il dt James Allison in una conferenza stampa ufficiale – È giovane, entusiasta e davvero molto veloce, un metronomo quando gli si chiede di realizzare un determinato tempo sul giro. Fino a poco tempo fa non conosceva una macchina di Formula 1, ma dopo uno o due giri ha dato l’impressione di guidarla da un secolo! È arrivato a questa generazione di vetture con una mente aperta e riferisce sensazioni pure, non inquinate da esperienze in categorie di accesso. È in grado di spiegare immediatamente cosa avverte dalla vettura, i punti deboli e quelli di forza, e lascia che gli ingegneri lavorino per risolvere i problemi». Dunque Andrea Kimi come il Verstappen (che nel 2025 resterà in Red Bull, poi si vedrà) della Mercedes, pronta all’azzardo. 

Il futuro di Sainz e le altre trattative

Ne soffre Carlos Sainz, che sugli insegnamenti dell’espertissimo padre campione s’era imposto come filosofia il kaizen giapponese: crescita lenta ma inesorabile, sì ai passi in avanti anche quando sono modesti, no al passo indietro anche se in prospettiva prepara ai due passi in avanti. Con questa stella polare da seguire, già era dovuto scendere a patti con l’idea di lasciare la Ferrari perché l’unico progresso, in questo caso, sarebbe stato avere la Red Bull di Verstappen. Impossibile però: Max resta e la possibilità della Mercedes s’è chiusa. Ci sarebbe ancora una fessura aperta in Red Bull, ma Sergio Perez nonostante il brutto weekend di Imola conserva notevoli possibilità di essere confermato, diciamo all’ottanta per cento. Però il restante venti non interessa più Carlitos, seccato dal dover coprire il ruolo del pilota a chiamata. Gli è scattato dentro un: basta aspettare gli altri, ora decido io. Aveva tre negoziazioni aperte: Sauber/Audi, Alpine, Williams. Ma suo padre proprio a Imola avrebbe comunicato alle seconde due che il dado è tratto: Carlitos ha scelto Audi, dove già sono in corso riunioni per la pianificazione di una campagna promozionale che coinvolga i Sainz. Una decisione che è stata per lui dolorosa perché il glorioso marchio tedesco, che solitamente quando entra in un campionato lo fa per vincerlo e poi ci riesce, difficilmente potrà essere competitivo prima del 2027-2028. E Sainz, annusato il profumo dell’alta quota fra i top driver, non aveva alcuna intenzione di azzerare e ricominciare.  
Ma non esiste un’alternativa valida. Resta un dubbio sul 2025, ultimo anno della Sauber prima che diventi Audi: balla la permanenza di Guanyu Zhou. Non è del tutto escluso che il cinese possa rimanere dov’è per un altro anno, e Sainz fermarsi una stagione, dedicandola totalmente ad Audi attraverso attività propedeutiche, soprattutto guidando al simulatore. Ha fatto pace con l’idea: s’è imposto pazienza e ha accettato il vituperato passo indietro con l’obiettivo di farne due in avanti. 


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