false

In Inghilterra la Ferrari cerca la prima vittoria stagione. Qui l'inglese ha vinto praticamente sempre

Lewis Hamilton torna a casa. No, nessun addio alla <a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/live/team/scuderia-ferrari-72871">Ferrari</a> nonostante i risultati flop e qualche polemica. Domenica si corre a Silverstone, il giardino di casa del pilota inglese.&nbsp;Anzi qualcosa in pi&ugrave;. Perch&eacute; sulla pista inglese Hamilton &egrave; una leggenda vivente: ha dominato 9 volte, la prima nel 2008 l&rsquo;ultima lo scorso anno, partendo sette volte dalla pole. Ben 11 i podi da r

La gara in Austria restituisce un verdetto inequivocabile: nessuno può battere il team di Woking. Cosa faremo fino al 2026?

Il mondiale di Formula 1 &egrave; gi&agrave; finito: cosa faremo fino al 2026? &Egrave; quello che si chiedono gli appassionati delle monoposto e di un campionato che in Austria sembra essere giunto gi&agrave; al termine. L&rsquo;unica lotta rimasta aperta, infatti, &egrave; quella tra Lando Norris e Oscar Piastri, che pure sul Red Bull Ring non si sono risparmiati rischiando anche un clamoroso patatrac. Ma poi? Oltre al duello in casa &ldquo;papaya&rdquo;, c&rsquo;&egrave; poco altro a tener vivo un mondiale che, in realt&agrave;, avrebbe altre tredici gare, tredici capitoli che, per&ograve;, rischiano di aver poco da dire. &ldquo;Colpa&rdquo; di una McLaren inarrivabile ma anche degli altri team, alle prese con i soliti problemi.

<h2>McLaren inarrivabile, anche Verstappen si arrende</h2>

L&rsquo;unico che fin qua era riuscito a tener testa alle McLaren &egrave; stato Max Verstappen, nonostante una Red Bull inferiore. Il caldo elevato ha evidenziato i problemi della macchina di Milton Keynes, ai quali si &egrave; aggiunto il colpo da KO di Andrea Kimi Antonelli al via. Ora sono 61 i punti che dividono Verstappen dal primo posto in classifica di Piastri. Ma, al di l&agrave; dei punti, a rendere incolmabile il gap &egrave; la perfezione della McLaren. Una macchina che gode di una finestra pi&ugrave; ampia nella quale realizzare la propria prestazione, e che continua a migliorare. Basti pensare che in Stiria &egrave; arrivata una nuova sospensione anteriore, l&rsquo;ingrediente che mancava a Norris per performare (ma non adottata da Piastri).

<h2>&nbsp; Ferrari in corsa per il titolo degli &ldquo;altri&rdquo;</h2>

E poi ci sono gli altri. Il weekend austriaco ha portato novit&agrave; positive in casa Ferrari, che si &egrave; presentata con un nuovo fondo e con configurazioni che prediligono il giro secco (e si &egrave; visto in qualifica con il secondo posto di Charles Leclerc e il quarto di Lewis Hamilton) portando alla necessit&agrave; di una maggiore gestione delle temperature la domenica. Da qui nasce l&rsquo;ormai celebre lift and coast, l&rsquo;assidua richiesta rivolta dal muretto ai piloti, tanto &ldquo;detestata&rdquo; ma anche l&rsquo;unico compromesso per centrare prestazioni almeno dignitose. E, in effetti, il Cavallino &egrave; tornata in vantaggio nel campionato dei team &ldquo;umani&rdquo;, superando una confusionaria Mercedes di appena un punto. Troppo poco, ma per ora tocca accontentarsi. E magari pensare a cosa fare fino al 2026, visto che questo mondiale ha pochissimo altro da dire.

McLaren inarrivabili, anche Verstappen getta la spugna: il mondiale F1 è già finito

Leggi il ricordo del Direttore del Corriere dello Sport-Stadio

Quando nel settembre del 1980 entrai per la prima volta nella redazione bolognese della Gazzetta dello Sport, in via Parmeggiani io, giovane &ldquo;abusivo&rdquo;, mi presentai a Silvano Stella, una delle persone migliori che abbia conosciuto, Carlo Ventura (seppi poi che era un collaboratore) e Athos Evangelisti, l&rsquo;elegantissimo - di cachemire anche la scrittura - un autentico signore che si occupava di prodotto ed era considerato un&rsquo;istituzione internazionale dal mondo dell&rsquo;automobile. La redazione non era altro che un appartamento di 80 metri quadri, tre i giornalisti professionisti, ognuno di loro aveva una stanza. Soltanto dopo qualche giorno incrociai i baffoni di Raffaele, era di rientro da una trasferta di lavoro. La sua stanza-ufficio era l&rsquo;ultima, in fondo al corridoio, spesso vuota.

Mi guard&ograve; come se avesse visto un alieno - avevo soltanto ventidue anni -, impieg&ograve; un altro paio di settimane per inquadrarmi meglio e alla fine mi accett&ograve; con uno dei suoi abbracci.

Scoprii presto un uomo pieno di vita, anche troppa forse, simpaticissimo, facile ai rapporti, decisamente fisico. Raffa sapeva farsi amare, in un istante entrava in confidenza con chiunque, lo ricordo accolto con piacere dall&rsquo;avvocato Agnelli.

Aveva il culto della notizia e della domanda, per certi versi un fuoriclasse, oltre che un formidabile battutista.

Quando ieri ho saputo che se n&rsquo;era andato per non tornare mai pi&ugrave;, lui sempre in viaggio, ho ripensato ai mesi trascorsi insieme a quel gruppetto irripetibile, alla generosit&agrave; di Stella che mi passava le collaborazioni per farmi guadagnare i primi soldi, a Evangelisti che mi raccomand&ograve; a Gino Palumbo, Paolino Castelli, a Gianni Cancellieri, e all&rsquo;allegria di Raffa.

L&rsquo;ho incontrato per l&rsquo;ultima volta qualche anno fa in piazza Maggiore, era seduto al bar d&rsquo;angolo con gli amici. Naturalmente mi ha urlato dietro facendosi subito riconoscere: per lui i mezzi toni non esistevano.

Raffa &egrave; stato a lungo il Bologna, ma anche la Formula 1 e la Ferrari, perch&eacute; piaceva al Drake. Non si tirava mai indietro, era affamato di servizi.

Lo ricordo con tanto affetto, l&rsquo;ho scritto a Matteo, suo figlio, che &egrave; stato un mio redattore negli anni della prima direzione del Guerin sportivo.

Raffa era un giornalista di sentimenti confusi ma puri.

Addio a Raffaele Dalla Vite: era Bologna e F1 

McLaren inarrivabili, anche Verstappen getta la spugna

In Inghilterra la Ferrari cerca la prima vittoria stagione. Qui l&#39;inglese ha vinto praticamente sempre

Hamilton, ora arriva Silverstone: il giardino di casa per tornare King Lewis almeno per un giorno

Il weekend di Silverstone e le parole di Vigna alimentano i dubbi sul team principal. Per la nuova era regolamentare è già tardi

Ferrari, futuro con o senza Vasseur? E il 2026 è alle porte…

Il capo vacilla ma ha in mano i piani del 2026: Elkann vorrebbe riprodurre lo schema McLaren. Dopo l’occasione mancata di Silverstone, serve una decisione

Naviga le sezioni

Segui le Dirette

I nostri social

Continua ad esplorare

Hamilton, ora arriva Silverstone: il giardino di casa per tornare King Lewis almeno per un giorno

Abbonamento Plus+

Accedi a tutti i contenuti premium

Full PROMO