© Getty ImagesROMA - "Io come Barrichello? No chiaramente, voglio essere campione del mondo un giorno. Il tempo mi dirà se sarò capace. Con Leclerc siamo molto alla pari, otteniamo millesimi in una curva e nell'altra, non ci sono differenze di telemetria, e tutto ciò mi dà fiducia. Adesso lui ha però più confidenza in gara, nei sorpassi e nelle uscite, conduce bene la macchina nel traffico e anche quando c’è aria sporca". Carlos Sainz, intervenuto a Madrid a un evento organizzato dallo sponsor, ha parlato della stagione in corso ma anche degli obiettivi futuri in Formula 1, quando è passata più di metà stagione dal suo esordio con la Ferrari. "Non sono ancora il Carlos aggressivo di sempre, quello che si butta in ogni buco al limite, ma lo diventerò - ha aggiunto -. Non sono analitico e calcolatore".
Verso il 2022
"A Monaco mi sono goduto il podio, ma ero ancora furioso per il 4° tempo nelle qualifiche del sabato - ha aggiunto Sainz -. Ci sono circuiti che mi piacciono come Austin e Città del Messico. L'obiettivo sarà correre sempre più a mio agio nella SF21, preparandola al meglio. Vorrei poter essere competitivo per il podio come ci è successo a Monaco e Silverstone. Neanche in Ungheria ci aspettavamo il mio 3° posto. Anche se, onestamente, gli sforzi li stiamo quasi tutti facendo sullaFerrari del 2022. Ci lavoriamo da gennaio, noi il 90% delle volte al simulatore. A Maranello tutti ci riuniamo per parlarne e continuare a progettarla, vogliamo lottare con gli altri l’anno prossimo".