ROMA - Lewis Hamilton parla con un pizzico di rammarico quando gli viene chiesto come mai non sia mai salito su una Ferrari. Eppure i fan della 'Rossa' hanno sempre riconosciuto una grande stima per il britannico nonostante la rivalità con la Mercedes: "Per tanti anni, quando sono venuto a Monza, camminando accanto ai tifosi... potevo sentire che dicevano "Vieni in Ferrari!". Questo mi scaldava il cuore, ma è abbastanza incredibile che non abbia mai guidato per Ferrari in tanti anni. Perché è un sogno per chiunque, un traguardo da raggiungere. Non è mai stato davvero possibile e non saprò mai del tutto con precisione perché. Auguro loro il meglio e nel mio prossimo futuro continuerò a impedire loro di vincere il mondiale (ride, n.d.r.). Ho visto le foto dei loro piloti e il rosso è sempre il rosso. Ho un paio di Ferrari, a casa. Posso guidare quelle, ma non la Ferrari F1", le sue parole.
In vista del 2022
Nel 2022 ci saranno numerosi cambiamenti viziati da un grande equilibrio, almeno sulla carta: "Onestamente non mi spavento per questo - ammette Hamilton in una lunga intervista a Sky Sport -. Guardando al prossimo anno, è probabile che le prestazioni delle auto siano più ravvicinate. Le gare saranno più intense, perciò l'abilità di guida potrà avere un grosso peso. Ed è per questo che voglio rimanere in F1, perché sarà davvero un'opportunità per mostrare le mie abilità. Nel nostro sport non è così semplice, qualche volta c'è l'occasione di sorpassare, ma nemmeno così tante. Questo è il motivo per cui sono entusiasta. E credo che il mio spirito possa aiutare il team a fare dei progressi, perché so di cosa ho bisogno dall'auto e dove devono andare le prestazioni. Spero di essere importante in questo senso e di essere parte della crescita di Russell, che sarà accanto a me. Lui è già velocissimo ma sicuramente imparerà da me perché sono in F1 da più tempo. E anche io potrò imparare da lui. Non ho remore a imparare da qualcuno di più giovane. Non ho timori, voglio solo vincere. Credo che quando si invecchia si debba lavorare di più sul fisico, ci deve allenare di più. Quando si è giovani te ne basta meno".