Ferrari, arriva l’avviso di Leclerc e la risposta di Vasseur

Il messaggio del pilota: “Non ho parlato con Mercedes, non ancora almeno”. Vasseur: “Puntiamo tutto su di lui, ma per ora niente contratto”
Ferrari, arriva l’avviso di Leclerc e la risposta di Vasseur© Getty Images
Fulvio Solms
4 min

Non potrà tirare in lungo la Ferrari con Laurent Mekies nel ruolo di direttore corse – snodo di tutte le informazioni più delicate –, nell’attesa che si trovino due persone tra cui dividere le sue competenze. E’ come avere una cimice dell’Alpha Tauri, ma diciamo pure della Red Bull, negli uffici della Scuderia: il tesoro più prezioso di un tecnico è il cosiddetto know-how, le conoscenze, e quelle non si mettono in sicurezza col click di un interruttore. Diciamola tutta: la presenza di un team principal in pectore di un team Red Bull al muretto della Ferrari è un’anomalia grande quanto una casa. Frederic Vasseur, sorpreso dalla fuga del suo secondo (ma chi l’avrebbe mai detto?), ha provato a trattenerlo. Mekies, ignorato da Elkann quando questi cercava un nuovo team principal, non si è sentito considerato e il suo spessore non è sfuggito al management Red Bull, calato a Maranello con un blitz notturno di militare efficienza. Ed è andata com’era inevitabile, già due mesi fa quando Vasseur definiva Mekies «pilastro del futuro Ferrari».

Giusto così

«Non ho ritenuto giusto fermarlo – ha detto ieri VasseurCi sono solo dieci opportunità per essere team principal in Formula 1, e per lui era difficile rifiutare». Fino a quando rimarrà? «Non ne abbiamo parlato, c’è un contratto lungo e dovremo trovare una soluzione. Divideremo i suoi incarichi tra due persone». Molto di più non ha voluto dire, disturbato com’era dalla vicenda in sé e dalla sortita dell’Alpha Tauri, anche dal punto di vista mediatico con un comunicato completo delle dichiarazioni di Mekies. «La Toro Rosso (sic; ndr) è stata aggressiva nella comunicazione, di questo dovremo parlare», ha solo detto. Non una parola sul quando e sul come lo ha scoperto.

Messaggi

In questo bailamme s’inseriscono i messaggi di Charles Leclerc, che non solo non smentisce le voci relative a un suo avvicinamento a Mercedes, ma le alimenta: «Non ho ancora avuto colloqui con Mercedes, non al momento». E poi via col disco registrato: «Sono completamente concentrato sul progetto Ferrari. Mi fido ciecamente e sono fiducioso per il futuro». Questa mezza autodenuncia (“non ho ancora parlato con Mercedes, ergo: lo farò”) sembra tanto un messaggio alla Ferrari. Se davvero ci fossero l’intenzione e la possibilità di aprire una trattativa con la Stella tedesca, Charles si sarebbe guardato bene dallo spiattellare in tal modo le sue intenzioni.

È centrale, ma...

Vasseur ha comunque cercato di blindare anche Charles: «E’ al centro del nostro progetto, pienamente coinvolto nello sviluppo». Ma di prolungamento di contratto no, non se ne parla, almeno per adesso: «Ho già detto che ne parleremo nel corso della stagione, c’è tempo per discuterne e non sono per niente spaventato». Scopriremo presto se ha voluto mostrarsi tranquillo per derubricare l’uscita di Leclerc a bluff, o se più semplicemente non ha le idee chiare. E poi il progetto che ha da sempre nitido: «Ogni squadra si costruisce attorno al pilota, tutte le storie di successo in Formula 1 sono state costruite così. Si potrebbero prendere tanti esempi, come Hamilton in Mercedes, Michael in Ferrari, Alonso in Renault, e anche in Red Bull...». Parole che certo non saranno piaciute a Carlos Sainz. Sintesi della giornata: Vasseur che voleva trattenere Mekies, lo ha perso, ma Mekies è ancora con Vasseur; Leclerc non ha ancora parlato con la Mercedes, Vasseur cerca di trattenere pure lui, lo mette al centro del progetto (un pilastro?) ma non vuole ancora rinnovargli il contratto. Per il resto è tutto chiaro


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