Sainz, levata di orgoglio: "Hamilton non è migliore di me"

Il pilota spagnolo è alla ricerca di una nuova squadra: "Penso di essere la migliore opzione per qualsiasi scuderia, non mi sento sottovalutato"
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Il futuro di Carlos Sainz è ancora incerto. Il pilota della Ferrari lascerà il volante della 'Rossa', pronto a passare nelle mani di Lewis Hamilton: in un'intervista concessa a GQ Spagna, lo spagnolo vuole scegliere il miglior progetto tecnico per il suo prosieguo della sua carriera. Alla domanda se si sente un pilota peggiore del britannico della Mercedes, Sainz replica in maniera abbastanza decisa.

Ferrari, Sainz: "Hamilton non è migliore di me"

"Lewis migliore di me? Sinceramente credo di no, ovviamente no. Se fate questa domanda agli altri 18 piloti vi risponderanno allo stesso modo", l'attacco, indiretto, alla Ferrari di Carlos Sainz che poi abbassa i toni così: "Detto questo, ovviamente capisco la decisione della Ferrari, l'opportunità di ingaggiare un sette volte campione del mondo e cosa ciò può comportare in termini di attrattività di una squadra. Ecco perché, quando ci rifletto, non mi fa così male", spiega il madrileno. "Alla fine non è che qualche altro pilota ti sta sostituendo: stai lasciando il posto al miglior pilota della storia o uno dei migliori piloti nella storia di questo sport. Se qualcuno deve sostituirmi e quel qualcuno è Hamilton va bene così".

Ferrari, Sainz: "Sono la migliore opzione per ogni team. Chi mi sottovaluta..."

Lo spagnolo poi, si autoelogia: "Credo di essere la migliore opzione per qualsiasi team di Formula 1", sottolinea Sainz che spiega le ragioni della sua analisi: "Se non avessi questa mentalità non sarei un pilota di Formula 1 e non avrei l'animo competitivo che ho. Io sottovalutato? Credo sinceramente che non lo sia per le persone che conoscono bene questo sport. I team manager, i piloti o le persone che sono molto coinvolte in questo sport non mi hanno mai fatto sentire sottovalutato. Nemmeno gli ingegneri o gli addetti ai lavori. Magari - sottolinea il pilota spagnolo - mi sottovalutano i media e le persone che capiscono un po' meno o che seguono questo sport in modo più superficiale ma, come dico sempre, per me contano solo coloro che capiscono davvero questo sport e in questo senso non mi sono mai sentito sottovalutato dai miei rivali, dagli ingegneri e dai team leader".


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