Rivoluzione Ferrari SF-25, come cambia l'abitacolo: la scelta che fa felice Hamilton e Leclerc

La sospensione anteriore divenuta pull-rod: riscrive l'intera aerodinamica sul corpo-vettura. Hamilton e Leclerc avranno una posizione di guida più arretrata
Fulvio Solms

Il più grande spettacolo dopo il big bang, ecco cosa voleva la Formula 1, ovvero Liberty Media ovvero Stefano Domenicali. E la presentazione di ieri sera a Londra in qualche modo lo è stato, almeno nel microcosmo delle corse d’auto. Più di una kermesse è stato un GP a sé: il venticinquesimo, mai visto prima e forse irripetibile. Su questo show messo su per celebrare il settantacinquesimo del Mondiale – tutte le squadre e i piloti, le nuove livree, il pubblico strabocchevole della terza arena mondiale, luci laser a tagliare il buio e tanta musica – si sono riversate come un moltiplicatore d’interesse le prime immagini di una delle Ferrari più attese di sempre: la SF-25 (qui tutte le foto). Affascinante come e più delle settanta che l’avevano preceduta, benedetta dal tocco di Hamilton che si vorrebbe taumaturgico, ma anche soffocata dall’obbligo di vincere il Mondiale: una cravatta di seta bella e tanto, tanto stretta (rossa ieri sera, per Lewis).

Ferrari, dalla voce del Drake

La voce di Enzo Ferrari per introdurre la livrea della Rossa: «La vittoria più importante è quella che devo ancora conseguire». Poi le prime immagini della SF-25, ancorché in formato rendering, hanno preso a surfare sulle onde del web: rossa come una glassatura alla ciliegia, deliziosa, ma con tanto bianco perché pecunia non olet e il nuovo main-sponsor ne fornisce tanta. E bravo il marketing a foderarla interamente di sponsor, senza più un francobollo di carrozzeria libera. La SF-25 che vedremo girare oggi a Fiorano ribalta le sospensioni anteriori come promesso, rendendole pull-rod: una soluzione complessa in sé e complicata da gestire, che però garantisce agli aerodinamici la possibilità di disporre di un flusso più pulito sull’intero corpo-macchina.

 


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Cosa cambia nella nuova Ferrari

L’abitacolo, più distante dalle ruote anteriori, dimostra come si sia lavorato su uno spostamento dei carichi verso il posteriore (anche grazie al cambio più corto e arretrato) che certamente piacerà a Hamilton – in difficoltà l’anno scorso con la posizione di guida molto avanzata della Mercedes W15 - e dovrebbe andare nella direzione anche di Leclerc. I due piloti hanno scelto una parola per sintetizzare il loro momento. «Vorrei dire “realizzazione” perché devo rendere realtà il mio sogno - ha detto Leclerc - ma scelgo “onore”, perché far parte della Scuderia è un grande privilegio. Spero di scrivere la storia della Ferrari accanto a Hamilton». E Lewis: «“Rinvigorito”, perché tutto è nuovo ed entusiasmante per me».

 


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La voglia di Leclerc di provare la nuova Ferrari

Charles Leclerc era rapito dall’idea di girarci oggi a Fiorano: «Anche se andremo a letto alle 3 e alle 8 dovremo essere pronti in pista - aveva spiegato prima che la serata entrasse nel vivo - L’attesa è tantissima ma dobbiamo liberare la testa, sappiamo di aver fatto un grande lavoro dopo l’estate scorsa, e da lì vogliamo riprendere – ha detto come a voler sottolineare, giustamente, una sua centralità nel progetto – Io ho spinto come un animale». Ha messo su un chilo e mezzo di massa muscolare che certamente servirà, in una stagione dura come i quattrocento e lunga, nove mesi, più di una maratona.

 

L’attore e comico inglese Jack Whitehall, che ha presentato l’evento, è stato dissacrante, facendosi beffe del rapporto abrasivo che intercorre tra Verstappen e Russell («sorridete ragazzi, non vi ho mica fatto sedere vicini»), sottolineando la bellezza di Leclerc, «l’uomo cui la mia fidanzata pensa quando fa l’amore com me; e penso a lui anch’io!», con Zak Brawn «che da qualche parte, chissà dove, si sarà tatuata la Coppa costruttori», con Wolff «che ha visto il suo amore andarsene dalla Rossa» (ma lui aveva già sottolineato nelle interviste: «Hamilton alla Ferrari? E noi abbiamo il nuovo pilota italiano»), con nomi non sintonici con uno sport tecnologico: «Esiste davvero uno che si chiama Mike Krack?», ha chiesto riferendosi al dirigente di Aston Martin, appena rimosso nella ristrutturazione della squadra attorno a Newey e Cardile. Tutto molto impertinente per una Formula 1 abituata a far parlare i piloti con la sordina.

 


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La sfilata di tutte le scuderie a Londra: l'Olimpiade della F1

Per tutto il resto bisogna partire dalla fine, perché le squadre hanno avuto ognuna un proprio spazio in cui esprimersi – sette minuti – e si sono succedute in ordine opposto rispetto alla classifica del 2024, un po’ come le delegazioni nazionali nelle cerimonie d’apertura delle Olimpiadi. L’onore della pirotecnia finale, nella notte, è dunque spettato alla McLaren, reduce da un titolo costruttori vinto per soli quattordici punti sulla Ferrari. La settimana scorsa è stata la prima a mostrare la nuova macchina, così senza avvertire, a Silverstone. La McLaren ha avvitato la nuova livrea attorno al suo passato partendo da Bruce McLaren, passando inevitabilmente da Prost e Senna e così condensando in pochi secondi una gloriosa storia sportiva. Eccezionalmente ha mostrato la nuova vettura (unica con la Williams a farlo), ma ha mantenuto la livrea dello scorso anno, forse con una dose di scaramanzia.

 

Grandi pacche sulle spalle hanno certificato l’affetto che, nonostante lo strappo, è rimasto vivo tra Hamilton e la sua vecchia famiglia: Toto Wolff e moglie Susie, George Russell, lo stesso imberbe Kimi Antonelli che dovrà trovare il modo di non farlo rimpiangere. Ma la Mercedes non ha girato pagina cromaticamente, perché il classico argento vira in nero verso il centro della vettura e il posteriore. La Stella tedesca ha fatto suoi i messaggi per la difesa e l’inclusione delle minoranze. Ma il vero impegno sarà l’uscita dal labirinto tecnico di cui cui la squadra è prigioniera ormai dal 2022.

 


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La serata di Verstappen e Sainz

I quattro titoli di fila di Verstappen sono stati l’argomento forte di Christian Horner, team principal della squadra (livrea classica per la RB21) che s’immedesima in un unico pilota e stucca il secondo abitacolo con quel che può. Neanche una parola da parte di Max: l’ideale per lui. Grande classe e una ben celata amarezza da parte di Carlos Sainz, amante tradito, ma ancora speranzoso di avere dalla sua Rossa una nuova chance, quando Lewis avrà fatto: «Ho lasciato una Ferrari pronta per il Mondiale e sono certo che con una coppia così super-talentuosa arriveranno grandi momenti». Che la Ferrari immagina di cominciare a scrivere stamattina presto sulla pista di casa, stropicciandosi gli occhi stanchi.

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Il più grande spettacolo dopo il big bang, ecco cosa voleva la Formula 1, ovvero Liberty Media ovvero Stefano Domenicali. E la presentazione di ieri sera a Londra in qualche modo lo è stato, almeno nel microcosmo delle corse d’auto. Più di una kermesse è stato un GP a sé: il venticinquesimo, mai visto prima e forse irripetibile. Su questo show messo su per celebrare il settantacinquesimo del Mondiale – tutte le squadre e i piloti, le nuove livree, il pubblico strabocchevole della terza arena mondiale, luci laser a tagliare il buio e tanta musica – si sono riversate come un moltiplicatore d’interesse le prime immagini di una delle Ferrari più attese di sempre: la SF-25 (qui tutte le foto). Affascinante come e più delle settanta che l’avevano preceduta, benedetta dal tocco di Hamilton che si vorrebbe taumaturgico, ma anche soffocata dall’obbligo di vincere il Mondiale: una cravatta di seta bella e tanto, tanto stretta (rossa ieri sera, per Lewis).

Ferrari, dalla voce del Drake

La voce di Enzo Ferrari per introdurre la livrea della Rossa: «La vittoria più importante è quella che devo ancora conseguire». Poi le prime immagini della SF-25, ancorché in formato rendering, hanno preso a surfare sulle onde del web: rossa come una glassatura alla ciliegia, deliziosa, ma con tanto bianco perché pecunia non olet e il nuovo main-sponsor ne fornisce tanta. E bravo il marketing a foderarla interamente di sponsor, senza più un francobollo di carrozzeria libera. La SF-25 che vedremo girare oggi a Fiorano ribalta le sospensioni anteriori come promesso, rendendole pull-rod: una soluzione complessa in sé e complicata da gestire, che però garantisce agli aerodinamici la possibilità di disporre di un flusso più pulito sull’intero corpo-macchina.

 


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