Delusione, rabbia e ore convulse. Le prime due gare di Lewis Hamilton sulla Ferrari sono state un incubo. E' arrivato lontano dal podio e non è riuscito a incedere tra l'Australia e la Cina. Peggio di così non poteva andare secondo il Mirror, che parla di catastrofe. Il quotidiano britannico ha esaminato tre accuse che il pilota ha già reso pubbliche da quando ha cambiato scuderia.
Ferrari difficile da guidare
Hamilton, dopo il debutto sulla Ferrari, ha subito confessato che "è andato molto peggio" di quanto avesse previsto e ha espresso la sua frustrazione per un'opportunità mancata in Australia. "È stato molto complicato ed è andato molto peggio di quanto pensassi. La macchina era davvero, davvero dura da guidare oggi. Per quanto mi riguarda, sono solo grato di averla tenuta fuori dal muro perché è lì che voleva andare la maggior parte del tempo".
Comunicazione scadente
Via radio le cose non vanno bene. Hamilton ha espresso il suo sconcerto al nuovo ingegnere Ricardo Adami: "Pensavo avessi detto che non avrebbe piovuto molto? Abbiamo appena perso una grande opportunità lì." Le informazioni ricevute non erano sufficienti e l'ha sottolineato: "Sono rimasto lì finché ho potuto, a un certo punto sono arrivato in testa. Solo le indicazioni su quanta pioggia sarebbe arrivata, lì mancavano, quindi penso che ci siamo persi. Ci abbiamo provato ma le informazioni che ho ricevuto erano che sarebbe stato un breve acquazzone, molto veloce. Al momento, è successo solo all'ultima curva, quindi ho pensato 'il resto della pista era asciutto, posso continuare in pista se è tutto quello che succede', poi ne è arrivato altro".
Macchina lenta
Per Hamilton la Ferrari non era veloce in Cina: "Non avevo il ritmo delle auto davanti a me. Solo per quanto riguarda l'equilibrio, dalla gara sprint abbiamo fatto queste modifiche e la macchina è diventata terribile dopo", ha detto prima di ridacchiare imbarazzato e aggiungere che"da quel momento in poi ho avuto davvero difficoltà con la macchina. È una buona curva di apprendimento e spero che non lo faremo più".