
Negli scacchi sono in parità: quattro vittorie a testa. Charles Leclerc e Lewis Hamilton (guardate come dalle dita scivoli quest’ordine: due mesi fa scrivevamo Hamilton e Leclerc) giocano ogni volta che possono, ovvero quando non sono insieme, giacché le loro attività nei circuiti sono scandite al secondo. Si studiano, si accaniscono, ognuno sospetta che l’altro chieda aiuto a una qualche intelligenza artificiale: fondamentalmente si divertono. Non va così in pista, dove Charles è in netto vantaggio sul sette volte campione. Lo dicono i numeri: 3-1 nelle qualifiche (in equilibrio fino alla Cina, poi negli ultimi due GP Lewis si è beccato 0"3 e 0"6), 4-0 in gara (nei tre GP conclusi senza squalifica il ritardo totale è stato di 25"). Tutto sempre in favore di Charles.
Hamilton è più lento di Leclerc: il dato
Lo dicono le facce: smarrita quella di Hamilton, accigliata ma in uno sforzo costruttivo quella di Leclerc. Lo dicono i tempi in pista. Domenica in Bahrain, prima di concludere ai margini del podio, si sono confrontati in perfetta parità solo per due giri (15 e 16), che però hanno emesso una sentenza. È successo subito dopo che tutti coloro che li precedevano, montando le velocissime Pirelli soft, si erano fermati per il primo cambio gomme. Leclerc e Hamilton, in quest’ordine e in attesa di liberarsi del primo treno di gomme medie, si sono ritrovati davanti: Charles senza doppiandi da affrontare, l’altro alle sue spalle ma staccato di 9 secondi, quindi anche lui in aria pulita. Ebbene, nel giro 15: Hamilton più lento di 0"420. E nel giro 16: Hamilton più lento di 0"425. Indizi nitidi e convergenti.