Disastro Ferrari, la frase di Hamilton dopo il flop: "Avrei potuto dire di peggio..."

Tensione alle stelle in casa Rossa dopo il deludente Gran Premio di Miami: Vasseur prova a gettare acqua sul fuoco, imbarazzo Leclerc. Tutti i retroscena
Disastro Ferrari, la frase di Hamilton dopo il flop: "Avrei potuto dire di peggio..."© Getty Images

Tensione alle stelle in casa Ferrari. Reduce dal deludente Gran Premio di Miami, dominato in lungo e in largo dalle McLaren di Piastri e Norris, la Rossa deve fare i conti con un inizio di stagione a dir poco deficitario, le frizioni tra Lewis Hamilton e Charles Leclerc che avevano sognato un altro inizio di stagione e la frustrazione dei due piloti per le prestazioni sottotono della macchina. Un quadro negativo al quale si aggiunge anche il sempre più crescente risentimento del pilota inglese per l'indecisione del muretto e le strategie fin qui fallimentari.

Ferrari, Hamilton è una furia: "Avrei potuto dire di peggio"

Al termine del disastroso Gp di Miami, chiuso in ottava posizione, il classe 1985 di Stevenage si è lasciato andare a un duro sfogo nel bel mezzo di un confronto con il Team Principal ferrarista, Frederic Vasseur: "Non devo scusarmi se ho ancora voglia di lottare, se sento il fuoco dentro, so che anche in squadra vogliono che sia così. La decisione di invertire le posizioni (con Leclerc, ndr) non è stata abbastanza veloce, avrebbe dovuto essere gestita meglio, ho perso tanto tempo dietro di lui e alla fine ho "bruciato" le gomme", la spiegazione di Hamilton che poi ha chiarito anche quanto affermato via radio: "So che ad alcuni  (i messaggi, ndr) possono non piacere ma non erano irrispettosi ma soltanto sarcastici. Non ce l'ho né con la squadra né con Leclerc. Volevo che prendessero una decisione in fretta, parleremo tutti insieme di come migliorare. E comunque avrei potuto dire anche cose peggiori alla radio, a tanti altri è capitato (si riferisce a Verstappen, ndr) nel momento di massima pressione. Nelle fasi di lotta non sentirete mai messaggi tranquilli". Al termine del Gp di Miami, Hamilton ha anche svelato un retroscena: "Il colloquio con Vasseur è avvenuto nella mia stanza. Gli ho messo una mano sulla spalla: 'Ehi calmati, non essere così sensibile. Avrei potuto dire di peggio via radio'".  Poi Hamilton, da esperto pilota e comunicatore qual è, carica tutto l'ambiente Ferrari: "Ora lavoriamo da squadra, sistemiamo la macchina e torneremo a competere contro Mercedes e Red Bull".


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Ferrari, Vasseur smorza i toni: "A Hamilton ho detto che deve fidarsi di noi"

"A Lewis ho detto che deve fidarsi di noi", sottolinea il Team Principal ferrarista cercando di smorzare i toni. "Il ritardo sullo scambio delle posizioni? Non ci abbiamo messo molto, un giro e mezzo. Quando due piloti attuano strategie differenti ci vuole un po' per capire. Forse avremmo potuto fare meglio ma bisogna sempre calcolare l'effetto del Drs, se chi è dietro va più veloce per questo. E non è mai semplice prendere decisioni di questo tipo. Abbiamo provato a riprendere chi era davanti ma non ci siamo riusciti e così siamo tornati all'ordine di prima come prevede la nostra politica in questi casi".  Vasseur poi capisce la frustrazione di Hamilton in un momento così delicato della stagione: "Se capisco il suo stato d'animo? Perfettamente. Sono campioni e vogliono sempre vincere. E non è semplice far accettere certe scelte, non è la prima volta che le prendo in vita mia. Gli ho parlato e l'ho trovato allegro".

Ferrari, l'imbarazzo di Leclerc: "Nessun problema con Hamilton"

Il pilota monegasco, in evidente imbarazzo per l'acceso confronto tra Hamilton e Vasseur, non ha analizzato nel dettaglio quanto accaduto ieri a Miami. Unico obiettivo? Proteggere il team: "Meglio parlarne solo con la squadra di certe cose", sottolinea Leclerc che poi smentisce frizioni con il compagno: "Zero problemi con Lewis". 

 

 


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Tensione alle stelle in casa Ferrari. Reduce dal deludente Gran Premio di Miami, dominato in lungo e in largo dalle McLaren di Piastri e Norris, la Rossa deve fare i conti con un inizio di stagione a dir poco deficitario, le frizioni tra Lewis Hamilton e Charles Leclerc che avevano sognato un altro inizio di stagione e la frustrazione dei due piloti per le prestazioni sottotono della macchina. Un quadro negativo al quale si aggiunge anche il sempre più crescente risentimento del pilota inglese per l'indecisione del muretto e le strategie fin qui fallimentari.

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Al termine del disastroso Gp di Miami, chiuso in ottava posizione, il classe 1985 di Stevenage si è lasciato andare a un duro sfogo nel bel mezzo di un confronto con il Team Principal ferrarista, Frederic Vasseur: "Non devo scusarmi se ho ancora voglia di lottare, se sento il fuoco dentro, so che anche in squadra vogliono che sia così. La decisione di invertire le posizioni (con Leclerc, ndr) non è stata abbastanza veloce, avrebbe dovuto essere gestita meglio, ho perso tanto tempo dietro di lui e alla fine ho "bruciato" le gomme", la spiegazione di Hamilton che poi ha chiarito anche quanto affermato via radio: "So che ad alcuni  (i messaggi, ndr) possono non piacere ma non erano irrispettosi ma soltanto sarcastici. Non ce l'ho né con la squadra né con Leclerc. Volevo che prendessero una decisione in fretta, parleremo tutti insieme di come migliorare. E comunque avrei potuto dire anche cose peggiori alla radio, a tanti altri è capitato (si riferisce a Verstappen, ndr) nel momento di massima pressione. Nelle fasi di lotta non sentirete mai messaggi tranquilli". Al termine del Gp di Miami, Hamilton ha anche svelato un retroscena: "Il colloquio con Vasseur è avvenuto nella mia stanza. Gli ho messo una mano sulla spalla: 'Ehi calmati, non essere così sensibile. Avrei potuto dire di peggio via radio'".  Poi Hamilton, da esperto pilota e comunicatore qual è, carica tutto l'ambiente Ferrari: "Ora lavoriamo da squadra, sistemiamo la macchina e torneremo a competere contro Mercedes e Red Bull".


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