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Il weekend di Silverstone e le parole di Vigna alimentano i dubbi sul team principal. Per la nuova era regolamentare è già tardi

<p>In casa Ferrari si sta avvicinando il momento di prendere delle decisioni cruciali per il futuro prossimo. O, forse, arrivati a questo punto &egrave; gi&agrave; tardi, checch&eacute; ne dica Benedetto Vigna. Sul tavolo c&rsquo;&egrave; il grande tema del futuro di Frederic Vasseur, sul quale l&rsquo;amministratore delegato della Rossa, da Silverstone, si &egrave; espresso in modo vago: &ldquo;Siamo a luglio, c&rsquo;&egrave; tempo. Stiamo discutendo&rdquo;. Il tempo, in realt&agrave;, &egrave

Niente podio in Inghilterra e un segnale di frafilità. Ma Vasseur sembra confermato

<p>Polemiche, rimbalzo di responsabilit&agrave; e futuro traballante. Ma quello che pi&ugrave; conta &egrave; che la Ferrari a Silverstone ha sprecato una bella possibilit&agrave; regalando (si fa per dire) ai suoi tifosi un&#39;altra domenica amara nonostante qualche segnale di miglioramento.&nbsp;Anche in Gran Bretagna infatti il Cavallino si &egrave; dimostrato fragile e ha illuso tutti fino alla Q2 quando Hamilton e Leclerc erano davanti a tutti. Quando poi il gioco si fa duro, per&ograve; la Scuderia non graffia, perde quel decimo che la fa crollare in quinta e in sesta posizione. Sempre alle spalle, come avvenuto spesso in questa stagione che doveva essere di rilancio e che invece &egrave; di ennesimo imbarazzo.La pioggia caduta durante la gara ha fatto emergere i limiti della SF-25 in condizioni di aderenza precaria, come visto anche a Melbourne. L&rsquo;aggiornamento al fondo, introdotto in Austria, ha dato segnali incoraggianti ma non &egrave; bastato.&nbsp;</p>

<h2>Di chi la colpa?</h2>

<p>Se sentite Fred Vasseur di tutti tranne lui: &nbsp;&rdquo;La macchina andava il potenziale c&rsquo;era sono stati i due piloti a non mettere tutto insieme nell&rsquo;ultimo giro&rdquo; ha detto ai microfoni di Sky. &ldquo;Lewis fino all&rsquo;ultima curva aveva un decimo di vantaggio su Piastri; Charles ha perso un decimo in curva uno e un altro alla curva 17&rdquo;, la sua analisi spietata. Insomma: incolpate tutti tranne me.&nbsp; Qualche errore Hamilton e Leclerc lo avranno certamente fatto. Ma &egrave; ormai grottesco continuare a parlare bene della Sf-25 come si ostina a fare il team principal ferrarista: &ldquo;Abbiamo mostrato un buon passo il migliore della stagione, c&rsquo;&egrave; un po&rsquo; di frustrazione perch&eacute; non siamo riusciti a mettere tutti insieme nell&rsquo;ultimo giro, ma la domenica siamo sempre andati meglio che al sabato&rdquo;.&nbsp; Un rapporto orma scollato quello tra Vasseur e i piloti. Ma proprio mentre si parla di un suo possibile addio l&#39;Ad di Ferrari Benedetto Vigna rilancia.&nbsp; &ldquo;Fred &egrave; il team principal. Siamo a luglio, abbiamo tempo. Stiamo discutendo, c&rsquo;&egrave; fiducia&rdquo;, ha dichiarato. Parole semplici, ma inequivocabili. Il manager francese, salvo sorprese, rester&agrave; alla guida della Ferrari anche nel 2026, primo anno del nuovo ciclo regolamentare.&nbsp;</p>

<h2>Stagione anonima, occhi sul 2026</h2>

<p>Di fatto quella della Ferrari &egrave; stata una stagione anonima, e gi&agrave; ci si prospetta al 2026.&nbsp;&Egrave; evidente che la coperta &egrave; corta e quindi ci sia bisogno di un ripensamento consistent. Per questo motivo gi&agrave; da alcune settimane è iniziata a serpeggiare l&rsquo;ipotesi di una Ferrari pronta ad abbandonare lo sviluppo della vettura 2025 e a concentrare tutti gli sforzi progettuali sull&rsquo;annata 2026, particolarmente cruciale visto il cambio di regolamenti.&nbsp; Almeno nell&rsquo;immediato, per&ograve;, non sembrano esserci correttivi sostanziali all&rsquo;orizzonte e anche l&#39;umore dei due piloti sembra decisamente basso. &quot;Non sono qui per partire quarto e finire quarto&quot;, ha avvidato Hamilton. Il quarto posto, lo stesso ottenuto in Austria e a Imola, resta il miglior risultato domenicale della stagione per il campione inglese da quando veste i colori di Maranello. Il feeling con la SF-25 non &egrave; ancora centrato, ma il lavoro di sviluppo prosegue. Tra una decina di giorni &egrave; in programma un filming day/test al Mugello, dove verr&agrave; valutata una nuova versione della sospensione posteriore, altro nodo tecnico su cui la Scuderia punta per migliorare la competitivit&agrave;.</p>

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Ferrari, il flop è totale ma chi paga? E il futuro resta un mistero 

Il capo vacilla ma ha in mano i piani del 2026: Elkann vorrebbe riprodurre lo schema McLaren. Dopo l’occasione mancata di Silverstone, serve una decisione

<p>L &rsquo;unico vero e grande elemento di razionalit&agrave; &egrave; l&rsquo;azzardo: solo cos&igrave; la Ferrari pu&ograve; provare - ovviamente spesso fallendo - a portare a casa un risultato. Un chiarissimo esempio: &egrave; inutile discutere sulle colpe di <strong>Charles Leclerc</strong> nel subitaneo cambio di gomme prima della partenza. Evidente che la scelta sia stata sbagliata, ma il punto &egrave; un altro: i piloti in Ferrari devono sempre inventarsi qualcosa - se del caso una mezza follia - per provare a stare davanti. <strong>Poi a Silverstone &egrave; finita male:</strong> con Charles nella Fossa delle Marianne (14&ordm;, &laquo;la macchina non stava in pista, rischiavo di andare a muro in ogni curva&raquo;) e Hamilton gi&ugrave; dal podio (&laquo;macchina instabile e senza bilanciamento, le strategie sono state imperfette&raquo;).</p>

<h2>Le differenze</h2>

<p>Il <strong>Cavallino doppiato dalla McLaren </strong>(460-222 nella classifica costruttori) ha per&ograve; un enorme problema di base che &egrave;, prima che tecnico, di conduzione. Si dice date tempo a Fred Vasseur, giacch&eacute; Jean Todt dovette attendere sei anni prima di vincere qualcosa (1993-1999), ma si d&agrave; per scontato che un francese valga l&rsquo;altro, ignorando che: 1) Todt era indiscutibilmente un fenomeno, come poi avrebbe confermato alla testa della FIA; 2) aveva preso in mano una squadra in macerie e non seconda nel Mondiale; 3) assumeva sempre su di s&eacute; le responsabilit&agrave; (&laquo;se le cose non vanno la colpa &egrave; solo mia, sono pagato per questo e la Ferrari se lo ritiene pu&ograve; mandarmi via domani&raquo;).</p>

<h2>Via senza uscita</h2>

<p>Vasseur rappresenta una storia diversa: difende il suo ruolo (la SF-25 vale ma non esprime il potenziale) e punta il dito sui piloti, dopo aver parlato per mesi di decimini sfumati per via della sfortuna. Per&ograve; cos&igrave; non si va da nessuna parte. Se n&rsquo;&egrave; resa conto la linea di comando Elkann-Vigna, che per&ograve; ora non sa come uscire dall&rsquo;impasse. Il team principal ha contratto in scadenza e tocca decidere se confermarlo: non ha in mano le redini della squadra, indebolita anche dalle numerose partenze, ma sostituirlo vorrebbe pure dire ripartire dal foglio bianco, alla vigilia della rivoluzione tecnica 2026.</p>

<h2>Supervisori</h2>

<p>A Silverstone l&rsquo;a.d. <strong>Benedetto Vigna </strong>ha detto che &laquo;stiamo parlando di futuro ma siamo a luglio, &egrave; presto, serve tempo per decidere&raquo;. Ha fatto capire che la Ferrari stia cercando una soluzione. Intanto, negli ultimi GP Vasseur &egrave; stato marcato a uomo dall&rsquo;azienda: a Montreal da Piero Ferrari, <strong>in Austria da Michele Antoniazzi</strong> (capo Risorse Umane), a Silverstone da Vigna. Oggi Elkann vorrebbe rendere permanente la guardiania nominando un supercapo che stia sopra Vasseur, di fatto riproducendo un assetto tipo McLaren (Brown-Stella) o Sauber (Binotto-Wheatley). <strong>Ma Fred non &egrave; tipo che accetti legacci </strong>come dimostr&ograve; gi&agrave; a inizio 2023, chiedendo ad Elkann piena operativit&agrave; e mani libere dall&rsquo;a.d. Vigna. Ottenne tutto. Dunque a questo punto il francese, fino a Imola a pieni poteri, &egrave; messo in discussione. I piloti sono ancora dalla sua parte - sperticatamente lo &egrave; Hamilton - e l&rsquo;azienda no, ma Elkann sa anche che l&rsquo;uomo, pur con contratto limitato al 2025, ha gi&agrave; in mano l&rsquo;intero Risiko dei piani per il 2026. C&rsquo;&egrave; un bel rebus da sciogliere.</p>


Clamoroso in Ferrari: enigma Vasseur, la Ferrari pensa a un supervisore

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